GIOVEDI 15 ORE 16 PRESIDIO e CONFERENZA STAMPA di tutti le lavoratrici e i lavoratori dei nidi e della scuola
DAVANTI ALLA SEDE ASL REGIONALE Via CASTIGLIONE 29 Bologna
Dopo le vacanze pasquali abbiamo assistito all’ennesima riapertura delle scuole ad immutate condizioni esterne ed interne agli istituti relativamente all’emergenza epidemiologica in atto.
Nell’attesa dei risultati di una campagna vaccinale che stenta a decollare in quasi tutto il Paese (e mentre i mezzi di trasporto continuano ad essere affollati) i bambini, gli studenti e i lavoratori della scuola dovranno continuare a fare i conti con le classi numerose spesso stipate in ambienti angusti e scarsamente aerati.
La tracciabilità che avrebbe dovuto garantire un monitoraggio e una prevenzione importante, non è mai sostanzialmente partita, mentre la campagna vaccinale è estremamente caotica e va a rilento. Molto spesso ai problemi di carattere internazionale legati alla difficoltà di reperimento dei vaccini che vengono distribuiti in base agli interessi delle multinazionali, si sommano quelli di una debolezza strutturale del sistema scolastico impoverito da decenni di politiche sbagliate e privatistiche, nonché quelli di una cattiva gestione istituzionale più interessata alla propaganda che alla soluzione concreta dei problemi.
Abbiamo inoltre appreso dagli organi di stampa che l’Emilia Romagna sarebbe in procinto di passare nella c.d. “zona gialla”, fatto che comporterebbe la ripresa delle lezioni in presenza per almeno il 50% degli studenti delle scuole superiori e per il 100% degli alunni delle scuole degli altri ordini e grado d’istruzione.
Perfettamente consapevoli di quanto, a lungo andare, sia insostenibile (soprattutto per i soggetti più deboli) la Didattica a Distanza, abbiamo avanzato proposte concrete e fattibili in tutte le istanze possibili trovandoci di fronte a muri di gomma in cui la ricerca reale della soluzione dei problemi semplicemente rimbalzava. Forti della linearità del nostro agire che si è scontrato anche con la demagogia di chi, sostenuto dalle lobbies economiche del nostro paese, ha ripetutamente chiesto l’apertura della scuola “a prescindere” e chi, come i sindacati “professionali” ha cercato di scaricare le situazioni di rischio sulle categorie che operano nella scuola meno tutelate contrattualmente; non intendiamo proprio ora rinunciare a denunciare le condizioni di insicurezza dell’attuale scuola in presenza.
SGB convocherà una conferenza stampa per il prossimo 15 aprile, in occasione di un presidio davanti all’AUSL di Bologna alle ore 16, per illustrare le ragioni di un imminente stato di agitazione che sarà aperto in tutte le categorie del mondo scolastico: scuola statale, enti locali, cooperative in appalto.
Senza investimenti nel personale e nell’edilizia scolastica non c’è sicurezza e non c’è qualità dell’istruzione pubblica. Non basta protestare contro la didattica a distanza.
SGB continua a rivendicare per la fase conclusiva dell’anno scolastico:
– il miglioramento della campagna vaccinale
– l’intensificazione dei controlli preventivi e del tracciamento dei contagi
– la maggiore tempestività dell’intervento delle ASL per la messa in quarantena di alunni e lavoratori
– in nidi e materne formazione dei piccoli gruppi con totalità del personale in compresenza e orario ridotto.
per il prossimo anno scolastico:
investimenti massicci negli spazi scolastici
stabilizzazione di tutti i precari
aumento degli organici per dimezzare il numero di alunni per classe
internalizzazione degli educatori e di tutti i lavoratori in appalto