
Martedì 18 marzo una delegazione di SGB, composta da rappresentanti del settore pubblico e del privato, ha incontrato l’Assessora Regionale Isabella Conti, per affrontare prioritariamente le tematiche relative all’infanzia e scuola della nostra Regione.
Nello specifico abbiamo posto all’attenzione alcune questioni sempre più urgenti che rileviamo quotidianamente nella nostra attività sindacale, sia nei servizi gestiti direttamente dai Comuni che esternalizzati alle Cooperative Sociali:
in merito al rapporto numerico nei Nidi e Scuole dell’Infanzia, fissato dalle normative regionali e nazionali, riteniamo doveroso adottare una diminuzione, in modo da consentire una maggiore presenza/compresenza di personale educativo e docente, in modo da sgravare gli stessi da carichi di lavoro sempre più eccessivi ed usuranti.
Abbiamo portato come esempio il vecchio rapporto numerico applicato nei nidi comunali di Bologna (1:6), adeguato successivamente al rapporto regionale (1:7); questa involuzione ha generato molteplici problematiche, che hanno sicuramente contribuito a non poter garantire qualità educativa e pedagogica, come nel passato.
Inoltre abbiamo riportato l’innalzamento del rapporto numerico nelle Scuole dell’Infanzia ad 1:28, che definiamo ingiusto ed inadeguato rispetto alle necessità di questa fascia di età e ad una genitorialità sempre più complessa; anche in questo caso abbiamo preso in esame il caso di Bologna, dove nelle scuole comunali sta avvenendo questo adeguamento e non viene presa in considerazione la presenza di alunni diversamente abili (che per normativa consentirebbe un abbassamento del rapporto numerico).
Come abbiamo evidenziato all’Assessora, crediamo sia opportuno cogliere l’occasione dell’”Inverno demografico” per consentire nei servizi 0-6 un rapporto numerico adatto, sia nei servizi bolognesi che di tutto il territorio regionale;
in merito alle condizioni delle lavoratrici e lavoratori dei Nidi e Scuole dell’Infanzia in appalto, abbiamo esplicitato una situazione estremamente difficile, dove il trattamento economico e normativo continua ad essere scarno ed esiguo, provocando una vera e propria fuga di personale.
A tal proposito abbiamo riportato all’Assessora il “grido di aiuto” di educatrici ed educatori delle Cooperative Sociali che, pur di garantire quella qualità Emiliano-Romagnola dei servizi educativi, apprezzata a livello nazionale, si sobbarcano enormi carichi di lavoro senza ricevere in cambio un adeguato riconoscimento contrattuale.
come già anticipato nel corso dell’incontro tenuto nelle scorse settimane con l’Assessore al lavoro Giovanni Paglia, anche in questa sede abbiamo ribadito come punti fondamentali la garanzia della continuità lavorativa nei cambi di appalto e l’introduzione di un salario minimo, come base non derogabile per i lavoratori in appalto.
L’Assessora Isabella Conti, dopo aver ascoltato le nostre istanze, ha dichiarato e descritto nello specifico alcuni provvedimenti economici assunti dalla Regione, a favore dell’Infanzia e della Scuola, ovvero:
–aumento del fondo per sostenere l’implementazione di nuovi posti nei nidi, da 11 a 15 mln di euro; –aumento del fondo per l’abbattimento delle rette nei nidi, da 28 a 30 mln di euro;
-aumento del fondo per sostenere il sostegno scolastico dai 14 ai 18 anni, utilizzando risorse provenienti dal FRD (fondo regionale disabilità), per un totale di 18 mln di euro;
-aumento del fondo per abbattere le rette ai centri estivi da 7 a 10 mln di euro.
Inoltre, l’Assessora Conti ha illustrato altre progettualità a favore del settore:
-tavoli su disagio adolescenziale
-stati generali della scuola
-potenziamento dei Centri bambini e genitori, per sostenere la genitorialità
-introduzione di ostetriche a domicilio, per giovani madri
Sulla base di quanto discusso, l’Assessora ha assicurato un impegno relativo alle istanze sindacali che abbiamo descritto, ponendo intanto due primi obiettivi da sviluppare:
1- vincolare le risorse degli Enti Locali liberate dal contributo regionale sul sostegno scolastico 14-18 anni, nell’assistenza scolastica dai 0 ai 13 anni;
2-proiezioni su eventuale sostenibilità economica al fine di abbassare il rapporto numerico nei servizi 0-6, in alcune situazioni specifiche come nei casi di calo demografico, presenza di alunni diversamente abili, aree disagiate.
Infine abbiamo ottenuto un interessamento, sempre da parte dell’Assessora, relativo ai servizi di nido in Comuni dove si sono verificati problemi finanziari di bilancio e che per effetto di Piani di Riequilibrio economico, hanno ridotto l’offerta formativa (es. San Pietro in Casale, vertenza seguita da SGB lo scorso anno, che ha decretato un esubero di 12 lavoratrici in appalto, una riduzione dei posti di nido e una lista di attesa che conta più di 30 bambini).
Bologna, 19/03/2025
Sindacato Generale di Base
Federazione SGB Emilia Romagna – Via Zampieri, 10 – 40129 Bologna
Tel 051.385932 – Fax 051.310346 – www.sindacatosgb.it – emiliaromagna@sindacatosgb.it