Settore Autoferrotranvieri – Comunicato

Oggi più che mai abbiamo la certezza che la Pandemia Covid-19 è stato il pretesto per intraprendere tutta una serie di manovre per mettere mano ai diritti dei lavoratori e alle loro condizioni di lavoro. Il tentativo tutt’ora in corso dell’abbassamento del costo del lavoro riguarda in prima persona le famiglie che oggi, in più, si trovano di fronte all’aumento dei prezzi e del costo della vita in modo incontrollato. La guerra in corso è diventata la nuova scusa per continuare, in un clima emergenziale, a ricattare il mondo del lavoro.

Veniamo da mesi in cui l’amministrazione comunale ha continuato a fare cassa sulla pelle dei cittadini e dei dipendenti. La chiusura in attivo di bilancio di 91 milioni di euro del 2021 lo dimostra. Una montagna di soldi che, come ripetiamo da tempo, dovevano essere usati per i servizi ai cittadini (scuola, sanità, trasporti, politiche sulla casa, servizi sociali…) e che invece oggi vogliono investire interamente sulla “Cittadella dello sport” (stadio, palazzetto, negozi…).

Nello specifico, i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale continuano a subire attacchi inaccettabili. Chi da sempre è in prima linea sul posto di lavoro ha subito e continua a subire i pesanti risvolti di questa situazione in modo cronico da quasi due anni.
Messi alla berlina attraverso vere e proprie campagne di denigrazione e bersagliati su più fronti fino al subire aggressioni anche da cittadini stremati dai disservizi.

Il peggioramento della qualità del lavoro, della qualità dei turni, la negazione cronica delle ferie… sono solo alcuni esempi di come ci sia stato un conseguente decadimento della qualità della vita di ogni singolo individuo.
Non accettiamo l’idea di una nuova estate che dalle premesse si presenta peggiore di quella dell’anno scorso. Nei ponti festivi di Pasqua e I Maggio si sono già verificati i primi episodi incresciosi di nuove aggressioni al personale in servizio.

La cosa evidente è che in questa Azienda c’è qualcosa che non va.
Tenere l’Azienda in un assetto emergenziale, ancora oggi, che i flussi turistici sono tornati ai livelli pre-pandemia è una totale follia. Prendiamo coscienza ogni giorno in prima persona che i servizi messi in campo non bastano alla città. Siamo convinti che vadano ripristinati in pieno i turni e i servizi pre-Covid; che vadano riaperte in pieno le biglietterie e che venga assunto personale per far fronte ai mesi più caldi che si avvicinano velocemente.
Sono passati due anni… All’inizio ci dicevano che c’era il problema della pandemia, poi un problema di tenuta economica, poi ancora un problema strutturale. Ora il problema del caro gasolio causato dalla guerra.
A noi sembra che questi signori non sappiano più cosa inventarsi. L’unico problema che vediamo è la volontà di abbassare il costo del lavoro e che fino ad oggi non sono riusciti a farlo come sarebbe stata loro intenzione.
Questi perché, al di la di confronti assurdi con altre città (vedi Bologna), hanno trovato un grande gruppo di persone oneste già al limite delle condizioni di vivibilità per svolgere la loro mansione. Di fronte hanno lavoratori che sono sempre stati considerati un’eccellenza del TPL e che hanno sempre dato il massimo pur di far funzionare le cose. Lavoratori che oggi si sentono traditi da una dirigenza che vuol negare loro la dignità di lavorare in condizioni umane. I neo-assunti che appena possono scappano, ne sono la dimostrazione più lampante, come le malattie che percentualmente si mantengono su una soglia più elevata del normale. Malattie che come abbiamo visto sono il frutto della mancanza dei normali recuperi psico-fisici necessari per forza di cose a chi svolge mansioni che richiedono di essere sempre al massimo delle proprie capacità.
Se i lavoratori non accettano le imposizioni dell’Azienda è perché non vogliono essere complici in questo periodo storico di una dirigenza e di una amministrazione che fanno di tutto per disintegrare

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definitivamente la realtà del TPL veneziano. Non accettiamo che in pochi mesi venga distrutta un’azienda che per anni è stata tra le più virtuose del Paese.

Non dimentichiamo che Actv arrivava a versare nelle case del Comune quasi 30 milioni all’anno… Invitiamo il Direttore a scendere dalla stanza dei monitor, dalla sala dei bottoni, che venga a fare qualche giretto sul campo sia in vaporetto che in autobus. Venga a vedere quel che succede di persona alle fermate e agli imbarcaderi…

Oggi, ancor più di ieri, col passare delle settimane e dei mesi, abbiamo la certezza che non possiamo più permetterci di aspettare le dinamiche che cerca di mettere in piedi il Sindaco sulla “prenotazione della città”. Siamo fuori controllo e le ricadute sui cittadini e sui comparti del movimento di questa Azienda non potranno che essere sempre più disastrose.

Come SGB stiamo cercando di mettere in campo delle iniziative per contrastare ancora una volta questa situazione. Stiamo cercando di farci vedere nei depositi; di parlare con i lavoratori; abbiamo fatto dei volantinaggi alla cittadinanza; abbiamo organizzato una conferenza stampa cercando ancora una volta, nell’interesse nostro e della collettività, un appoggio da parte di tutte le associazioni e i movimenti vari che sono dalla nostra parte.

Altre iniziative si stanno materializzando per cercare di mantenere viva l’attenzione sulle nostre problematiche.
Anche durante l’ultimo sciopero del 20 Maggio 2022, nonostante avessimo già inviato più lettere di denuncia, abbiamo fatto presente ancora una volta al Prefetto di Venezia, la questione legata alle aggressioni al personale che continuano in modo vergognoso senza che nessuno faccia nulla.

Nel settore Automobilistico stiamo per intraprendere un percorso di mappatura di tutte le fermate non a norma, per produrre un documento di denuncia da mandare agli organi di competenza e che scavalchi l’azienda, per poi avere in mano la possibilità di mettere in atto azioni concrete durante i turni di linea su tali fermate. Se dovremo arrivare ad invitare gli autisti a saltare le fermate in questione a quel punto non esiteremo a farlo. Stiamo lavorando anche alla ricerca di una iniziativa di questo tipo che sia attuabile in navigazione. Sempre e comunque continuando a denunciare pubblicamente il servizio svolto in modo totalmente estraneo alle norme di sicurezza da parte di molte corse di Alilaguna.

Nelle ultime settimane ben 4 dirigenti hanno “abbandonato la nave” per altri lidi… Un segnale questo che si può interpretare in molti modi ma che di fatto non fa altro che lasciare sempre più potere concentrato in un’unica persona…
Contemporaneamente si continuano a mettere in gara d’appalto servizi di navigazione per esternalizzarli quando si potrebbero tranquillamente fare in casa con i nostri capitani che hanno le carte in regola per svolgere il servizio ma sono impiegati da tempo a fare il ruolo di marinai… Assegnandogli il loro ruolo e con l’assunzione di un certo numero di stagionali si potrebbe agevolmente risolvere gran parte dei problemi di richiesta di trasporto della città. Senz’altro con una spesa compatibile alle esigenze del risparmio.

A tutto questo va aggiunta la probabile intenzione dell’Azienda di tagliare la linea Automobilistica 8E Venezia-Treviso, limitandola a Mogliano, chiedendo all’azienda MOM di gestire il collegamento che rimarrebbe scoperto. Tutto questo però mantenendo per intero i contributi ricevuti dal Fondo Nazionale Trasporti. Stessa strategia che l’Azienda vorrebbe mettere in atto per le linee Automobilistiche 9E e 14E e di conseguenza probabilmente per altre linee del Bacino Extra-Nord ed Extra-Sud che escono dalla provincia di Venezia…

Riteniamo che visto il periodo da cui veniamo e visto il continuare della politica dei tagli ai servizi e dei tagli ai diritti dei lavoratori, per tentare di impedire a questa Amministrazione di distruggere oltre cento anni di storia e l’azzeramento dei sacrifici di tanti lavoratori che sono stati e sono al servizio di questa città per un trasporto degno, non ci sia più tempo.

Bisogna agire, bisogna farlo in fretta.
Lo dobbiamo fare per noi per la città che merita una risposta e servizi adeguati.

Mestre 27 Maggio 2022

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