I muri di gomma vengono infranti dalle adesioni massicce
Sono successe molte cose in questo sciopero di ottobre. La prima, senza dubbio, è che la
spinta convinta e partecipata dell’Assemblea PdM PdB -unita alla determinazione delle sigle
di base CUBt-SGB- ha respinto il velenoso tentativo della Commissione di Garanzia la quale,
ad una manciata di ore dall’inizio della protesta, ha tentato di boicottare il legittimo diritto
del personale e dei sindacati a portare avanti la vertenza. Un tentativo sordido che è stato
smontato e rispedito al mittente, realizzando quindi un precedente storico che dà fiducia
per il futuro, e che ha permesso a tutto il comparto ferroviario di aderire con forza
e convinzione.
Secondo punto: le adesioni. Non possiamo certo stabilire una classifica di chi, in ferrovia, ha
scioperato più di altri (sarebbe sciocco, ovviamente) ma una menzione va certo fatta alla
circolazione. I regolatori della circolazione (sale DCO, DM) hanno dato una risposta netta,
dimostrando quanto sia decisivo l’impatto sul traffico ferroviario se chi lo dirige decide di
fermarsi. Un impatto sorprendente, che unito alla battaglia dell’Assemblea Nazionale PdMPdB
e dall’Assemblea dei manutentori RFI (che era in sciopero il 9 ottobre), dà l’idea di come
la macchia d’olio partita dal Coordinamento Macchinisti Cargo si stia allargando a vista
d’occhio. Se il nodo politico resta invero la manutenzione, dove i morti, le stragi e i disastri
ferroviari, nonché i disservizi e le pagliacciate ministeriali sono lo specchio di una politica di
tagli, corsa al profitto e incompetenza, è tuttavia incontestabile l’inarrestabile voglia e
necessità di miglioramento manifestata dai movimenti assembleari non solo dei
manutentori ma anche dei macchinisti e capitreno. Necessità che si concretizzano in una
piattaforma puntuale e aderente alle reali urgenze perché voce dei ferrovieri in antitesi con
il nefasto sistema concertativo dei sindacati firmatari. CUBt e SGB hanno sempre sostenuto
e sempre sosterranno le assemblee, a qualunque settore ferroviario
appartengano. Invitiamo quindi ogni comparto ferroviario a interfacciarsi con questo
splendido e intenso momento storico, che può dare il via a un’unità e a una solidarietà senza
fine nel mondo della rotaia.
13/10/2024