La data di oggi, 28 Marzo 2024, è una data storica per i lavoratori/trici italiani e per il Sindacalismo di Base. Riceviamo oggi la pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (TAR) in merito al nostro ricorso in difesa del diritto di sciopero che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno ridotto senza alcuna motivazione legittima.
“È stata imposta la riduzione a 4 ore dello sciopero nazionale del settore TPL previsto del giorno 15 Dicembre 2023 e proclamato per una durata di 24 ore”
Ben TRE scioperi indetti dalla nostra organizzazione sindacale e da gran parte del Sindacalismo di Base sono stati ridotti nella loro applicazione e durata.
I nostri ricorsi con cui abbiamo impugnato l’ordinanza del Ministro, sono stati affidati ai seguenti motivi:
Incompetenza, violazione dell’articolo 40 della Costituzione, violazione e falsa applicazione degli articoli 1, 2, 8, 12, 13, 14, 15, 16 della l.n. 146/1990, violazione a falsa applicazione di tutti gli accordi in materia di sciopero nel Tpl, eccesso di potere, travisamento dei fatti, illogicità e carenza di motivazione.
Lo sciopero è stato indetto fedelmente rispettoso della legge 146/1990 e degli accordi collegati. La commissione di garanzia nulla infatti aveva eccepito sulla legittimità della proclamazione.
Il TAR così si esprime:
“In definitiva, i ricorsi devono essere accolti e per effetto, l’ordinanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N° 198-T del 12/12/2023 va annullata.”
Questa sentenza, in difesa di un diritto costituzionale, mette in luce quanto sia alta l’arroganza nei confronti dei lavoratori, dimostrata da questo governo e dalla parte datoriale.
In allegato testo sentenza 28/03/2024
p.SINDACATO GENERALE DI BASE Danilo Scattolin