PIÙ TRENI E PIÙ BUS PER UN TRASPORTO SICURO

Le immagini trasmesse in questi giorni, con treni ed autobus strapieni nelle ore di punta, rappresentano plasticamente il fallimento delle politiche di privatizzazione che hanno investito il settore dei trasporti negli ultimi decenni.

É semplicemente vergognoso che, mentre da un lato si invitano i cittadini alla prudenza ed a evitare assembramenti, delegando così la gestione del contenimento dell’epidemia ai soli comportamenti individuali, lo stato, attraverso le istituzioni, venga meno al suo ruolo, sottraendosi a qualsiasi tipo di responsabilità.

Anche nell’ultimo DPCM emanato dal governo, si conferma la regola assurda per cui i mezzi pubblici destinati ai pendolari possono viaggiare fino ad una capienza massima dell’80%. Questo perché, dopo decenni di politiche di privatizzazione oggi non ci sono mezzi numericamente adeguati per assicurare un servizio pubblico che possa garantire l’effettuazione del servizio in sicurezza.

Piuttosto che privilegiare la salute e sicurezza dei lavoratori del trasporto pubblico e dell’utenza in tutti questi anni si è infatti preferito smembrare e privatizzare il servizio, peggiorare le condizioni di lavoro per mettere al primo posto gli utili di bilancio delle singole aziende facendo così entrare logiche del profitto in tutti i servizi essenziali.

Ci voleva il Covid per portare alla luce i disastri provocati dai tagli operati alla sanità pubblica, alla scuola, ai trasporti e a tutti i servizi sociali!!

Se non ci sono mezzi sufficienti per garantire la mobilità e la sicurezza una soluzione c’è: mettere a disposizione della collettività tutti quei bus e treni che in questi anni sono stati regalati alle aziende private!

Il 24 ottobre, nell’ambito della mobilitazione nazionale che si terrà nelle principali città, porteremo in piazza le ragioni di lavoratori ed utenza per:

– Difesa del trasporto pubblico e della suo ruolo sociale;

– Aumento delle corse di autobus e treni per garantire salute e sicurezza;

– Basta a gare e privatizzazioni;

– Miglioramento delle condizioni di lavoro degli addetti del settore,

– Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

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