Apprendiamo allibiti dalla stampa della firma di un protocollo fra cgil cisl e uil e la giunta Lepore, denominato “patto per la grande Bologna” che definirebbe come spendere parte del bilancio comunale.
I motivi della nostra indignazione sono due: il primo riguarda la clamorosa presa in giro a scopo propagandistico dei progetti su casa e sanità che con il possibile avanzo la giunta dichiara di mettere a disposizione di progetti socialmente utili; la seconda quella di avere totalmente disatteso i contenuti del protocollo di relazioni sindacali firmato da SGB con il sindaco Lepore che impegnava la giunta a confrontarsi preventivamente nel merito “delle scelte relative al processo di pianificazione strategica (comprese le politiche tariffarie e fiscali) che coincidono, di massima, con la messa a punto degli indirizzi di bilancio e dei programmi pluriennali…”
L’assessore Bugani, nella sua breve esperienza di delegato alle relazioni sindacali, aveva già disatteso i contenuti del protocollo sindacale su altri temi ma non in maniera così eclatante.
Il perché questo sia successo è insito nel fatto che la propaganda basata sul nulla, come quella riportata oggi dai quotidiani, ha come presupposto la mancanza di trasparenza che l’applicazione del protocollo e la convocazione di SGB avrebbe invece comportato.
Il fantasmagorico piano casa infatti non tiene conto della reale condizione delle casse comunali, che saranno dissanguate dagli extra costi del pnrr lievitato oltre il 100% a causa della speculazione inflattiva; mentre la cosiddetta “sanità di prossimità” era già stata abbondantemente propagandata nel novembre del 2022, sempre tramite un accordo sindacale fra Giunta Lepore e i soliti sindacati, con i risultati che i cittadini hanno sotto gli occhi: un disastro.
Ai cittadini va detta la verità, è di pochi giorni fa l’invio all’ Acer, da parte del Comune di Bologna, degli obbiettivi per l’anno in corso relativi agli alloggi pubblici da ripristinare, che dai 500 previsti negli anni passati si sono ridotti a sole trecento unità per mancanza di fondi.
Dalle poche frasi riportate dai giornali in merito agli accordi con i sindacati si capisce infatti che i fantomatici 10.000 alloggi in 10 anni sarebbero il frutto dell’intervento dei costruttori privati che, come è noto, non speculano e non fanno profitti ma beneficenza.
Sfidiamo la giunta a rendere pubblici integralmente i due accordi firmati con i sindacati, insieme alle voci di bilancio e ai finanziamenti che ne sosterrebbero la fattibilità, nonché i tempi e la finalità precise delle nuove costruzioni.
Lepore, Clancy, Rizzo Nervo e Bugani farebbero bene ad abbandonare la ingannevole propaganda di questi annunci, a non utilizzare i cittadini per duellare con il governo rispetto alle responsabilità di uno sfascio sociale che viene da lontano.
Lavorino per trovare le risorse per ristrutturare il patrimonio pubblico di Comune, Acer e Asp, di cui non hanno ancora reso noto il censimento, senza prendere in giro i lavoratori i pensionati e chi un lavoro non ce l’ha.
Per quanto riguarda la sanità di prossimità vogliamo ricordare alla giunta che più prossimi dei loro dipendenti non c’è nessuno e che, dopo anni di mancate visite mediche obbligatorie a norma del decreto Legislativo 81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è ora che adempiano agli obblighi di Legge per i quali i Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza di SGB hanno dovuto predisporre un ricorso al giudice del lavoro.