Lo sciopero SGB proclamato per oggi per la somministrazione della prova INVALSI manda letteralmente in delirio centinaia di dirigenti scolastici e sindacalisti complici.
In queste ultime due settimane , i telefoni delle sedi SGB ed i cellulari dei delegati della scuola sono andati letteralmente in ebollizione a causa del numero impressionante di telefonate di docenti della scuola primaria da ogni parte d’Italia che non si sono limitati a chiedere a SGB informazioni su una modalità di sciopero che si dimostra sempre più innovativa ed efficace ma hanno soprattutto manifestato a SGB la propria determinazione a lottare contro il dirigente scolastico per esercitare il diritto di sciopero, un diritto garantito dalla Costituzione ma evidentemente non da molti presidi.
Migliaia di docenti della primaria, da Trento alla Sicilia, nonostante il boicottaggio del Ministero che ha emesso la circolare soltanto pochissimi giorni prima dello sciopero e la disinformazione organizzata deisindacati complici, si sono rifiutati di somministrare la prova calendarizzata per oggi, dovendo spesso affrontare minacce inaudite dei dirigenti scolastici, nella maggior parte dei casi spalleggiati dasindacalisti ed RSU totalmente conniventi. SGB, ovviamente, non ha lasciato nessuno da solo.
Solo per fare qualche esempio, LA CISL SCUOLA di Roma ha scandalosamente diramato una notasecondo cui il dirigente scolastico può tranquillamente sostituire i docenti che hanno aderito allo sciopero con altri insegnanti per la somministrazione delle prove. A Napoli, dove si registra per la prima volta un’adesione di massa allo sciopero di somministrazione in alcuni importanti quartieri come Bagnoli e Fuorigrotta, i docenti, insieme a SGB, hanno reagito con una lotta molto determinataall’arbitraria sostituzione dei lavoratori in sciopero. A Padova, l’adesione allo sciopero è stata talmente elevata da aver costretto, in diversi istituti, i dirigenti adoperarsi personalmente al trasferimento dei fascicoli da un plesso all’altro e, in taluni casi, sono stati costretti da SGB a rimangiarsi l’assurda minaccia di sanzioni disciplinari ai docenti che si rifiutavano di somministrare la prova e che pretendevano semplicemente di fare lezione in classe. Confermati gli altissimi e tradizionali livelli di adesione a Firenze, a Bologna, a Torino, in tutto il Veneto ed in buona parte della Lombardia.
Ovviamente nessun giornale o telegiornale parlerà di questo sciopero ma il silenzio dei media e la propaganda governativa non cancellano il totale disprezzo della stragrande maggioranza dei docenti verso l’Invalsi e tutto ciò che questo istituto rappresenta.
La lotta contro l’Invalsi non si ferma: a partire da oggi 5 maggio scatta anche lo sciopero di correzione e tabulazione delle prove. I test che sono stati fino ad ora somministrati devono diventare carta straccia!SGB conferma la sua piena disponibilità ad intervenire in tutti i contesti in cui il diritto allo sciopero viene calpestato.