Da una prima veloce lettura dell’ipotesi di accordo si potrebbe avere l’impressione che alcuni piccoli passi in avanti siano stati fatti, ma da una più attenta e accurata verifica del
documento, senza ombra di dubbio, si comprende che siamo di fronte all’ennesimo accordo bidone estremamente negativo e pericoloso per i lavoratori.
Si arriva a tale conclusione quando ci si avvede che tutte le parole e tutti gli impegni, sono sempre ripetutamente legati alla clausola: “compatibilmente con le sostenibilità economico/finanziarie aziendali” oppure: “secondo le effettive necessità operative e
compatibilmente con le condizioni volte a mantenimento dell’equilibrio economico/finanziario di ACTV” o peggio ancora: “essere comunque pienamente compatibili con le condizioni di equilibrio economico/finanziarie del gruppo AVM”.
Da qui si capisce il perché del nostro NO, il perché del nostro rifiuto ad accettare un accordo a perdere ancor peggiore di quello del 2013. Dopo sette mesi di lotte e sacrifici, accettare questo accordo sarebbe come firmare una cambiale in bianco a questo Sindaco imprenditore e alla sua giunta. Non c’è alcuna certezza che i sacrifici imposti ai lavoratori siano realmente esigibili. Siamo di fronte a promesse legate a scelte che non dipenderanno dall’operato di chi lavora e che non danno nessuna garanzia.
A decidere se questo è sostenibile o compatibile non saranno certo i lavoratori, ma quella parte politica/dirigenziale che ha e continua ad infangare tutti i dipendenti di Actv, Vela e Avm. Come possiamo fidarci di questi personaggi che hanno già dimostrato più volte di non rispettare gli accordi e non perdono mai l’occasione di nascondere le loro incapacità lanciando accuse infamanti contro i lavoratori rei di eseguire con attaccamento e solerzia il proprio lavoro???
Alla domanda cosa si farà o cosa abbiamo intenzione di fare nel caso i lavoratori dovessero respingere rifiutando la firma di questa cambiale in bianco, rispondiamo senza se e se ma che la scelta dei lavoratori dovrà impegnare tutte le OO.SS./RSU, che fino a questo momento hanno completamente disatteso il chiaro mandato ricevuto dai lavoratori, a intraprendere azioni concrete e incisive di lotta per costringere la controparte a rispettare quanto espresso dai lavoratori in tutti questi mesi: RITIRO DELLA DISDETTA!
Suggerendo, come immediata risposta all’attuale insostenibile turnazione, l’autogestione che offrirebbe comunque un servizio alla città senza rischio di denunce per interruzione di
pubblico servizio.
Nel frattempo invitiamo tutti a firmare il modulo di ritiro immediato della disdetta unilaterale degli accordi di secondo livello rivolgendosi ai delegati o presso la sede.
NON MOLLIAMO PROPRIO ORA!
Venezia 30 luglio 2021