MORTI SUL LAVORO E A SCUOLA, PRECARIETA’, SALARI DA FAME E REPRESSIONE POLIZIESCA SUGLI STUDENTI

QUESTA È LA POLITICA PER I GIOVANI DEL GOVERNO DRAGHI E DEL MINISTRO BIANCHI!

“Di scuola-lavoro non si può morire”!  Con questo slogan migliaia di studenti medi hanno sfilato ieri in corteo nelle principali città del Paese, ad una settimana dalla morte di Lorenzo, studente rimasto vittima di un incidente mortale durante l’alternanza scuola-lavoro in una fabbrica di Udine. 

Il Ministero dell’Istruzione ed il Governo non hanno ovviamente mostrato alcuna apertura alle rivendicazioni degli studenti, oramai considerati carne da macello in tutte le occasioni: dal rientro in classe senza reali misure di sicurezza anti COVID fino al lavoro gratuito in fabbrica spacciato per alta formazione.

Lo stesso governo che ha evidentemente puntato sull’immunità di gregge nelle scuole, varando regole assurde e finte misure di protezione anti COVID, utili solo a favorire la circolazione del coronavirus, continua a girarsi dall’altra parte di fronte allo sfruttamento violento di cui sono vittime moltissimi ragazzi durante gli stage.

Le manifestazioni studentesche di ieri per l’abolizione dell’ex alternanza scuola – lavoro hanno dato molto fastidio al governo e alle associazioni padronali che dettano la linea sulla scuola al Ministero dell’Istruzione. 

La sanguinaria repressione poliziesca esercitata ai danni di manifestanti poco più che adolescenti dimostra ancora una volta la totale incapacità della politica di dare risposte giuste e concrete di cambiamento per le giovani generazioni che non accettano di entrare in un mondo del lavoro caratterizzato quasi esclusivamente da precarietà, salari da fame e mortalità diffusa. 

SGB condanna, senza se e senza ma, le cariche effettuate dalle forze dell’ordine ai danni degli studenti che hanno manifestato nelle varie piazze italiane il 28 gennaio contro l’alternanza scuola-lavoro. 

La lotta di questi studenti è anche la nostra lotta, quella che tutti i giorni portiamo avanti dentro e fuori i luoghi di lavoro. 

Non si può morire di lavoro e nemmeno si può morire di scuola!

GIU’ LE MANI DAGLI STUDENTI!

CONTINUIAMO UNITI LA LOTTA PER L’ABOLIZIONE DELLA LEGGE 107 E DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO!

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