
Dopo lo sciopero del 14 febbraio e l’incontro in prefettura del 5 marzo continua la mobilitazione dei lavoratori dell’Ordine degli avvocati di Napoli che lo scorso 11 marzo sono stati nuovamente presenti con un volantinaggio davanti alla Procura di Napoli. I lavoratori continuano a far sentire la propria voce e a rispedire al mittente tutte le accuse, false e infamanti, provenienti nei mesi scorsi da diversi organi di stampa: assenteismo, stipendi gonfiati, retribuzione per attività non svolte. La verità è che in tutti questi ultimi anni 10 persone hanno lavorato per 20, hanno dovuto accollarsi del lavoro che avrebbero dovuto svolgere altre persone che purtroppo non si è mai pensato di assumere. Queste 10 persone, sconfinando sistematicamente nel lavoro intensificato e straordinario, sono andate ben oltre il proprio normale mansionario. Se ci sono stati (e non sempre) importanti emolumenti aggiuntivi è soltanto per tali ragioni. SGB auspica vivamente che eventuali accertamenti della magistratura contabile facciano piena chiarezza, nel minor tempo possibile, sulla legittimità del salario percepito dai lavoratori, sempre in buona fede ed in cambio di prestazioni effettivamente svolte. Su questo salario, vale la pena di ricordarlo, i lavoratori hanno pagato le imposte all’erario ed hanno fatto affidamento per i loro impegni familiari, a partire dall’accensione dei mutui per l’acquisto della casa.
SGB, pur riconoscendo i segnali di apertura manifestati dai vertici dell’Ordine in Prefettura, continua a rivendicare, insieme ai diretti interessati, la rinuncia a qualsiasi pretesa risarcitoria da parte dell’Ordine ed una moratoria sui tagli al salario accessorio fino a quando non ci sarà un eventuale pronunciamento negativo da parte delle autorità competenti.
Napoli, 14 marzo 2025