Mozione direttivo nazionale SGB
Il Direttivo Nazionale SGB ribadisce la validità dei contenuti del volantino diffuso nei giorni scorsi (https://www.sindacatosgb.it/no-vax-e-confindustria-due-facce-della-stessa-medaglia/ ) che ha come presupposto il riconoscimento dei risultati dell’intera comunità scientifica mondiale e del metodo scientifico e che ci ha indotto ad avviare nei mesi scorsi una campagna di sostegno economico a favore del vaccino Soberana di Cuba.
Il vaccino deve essere un diritto ed uno strumento di tutela sanitaria garantito a tutti i popoli del mondo sottraendolo agli interessi delle multinazionali che in occidente sono state finanziate dagli Stati per la ricerca e la fabbricazione e che oggi vengono venduti agli stessi Stati a cifre sempre più alte ed inarrivabili per i cosiddetti paesi in via di sviluppo. Per questo vanno aboliti i brevetti e va fatta una distribuzione mondiale di massa affinchè non siano solo le fasce ricche di questi paesi a poterne usufruire e la lotta al virus abbia una migliore efficacia.
Allo stesso tempo e per i medesimi motivi, nel nostro paese l’eventuale obbligo alla vaccinazione deve essere sottratto anche alla logica del profitto insito nella richiesta di Confindustria ed allo stato delle conoscenze scientifiche, deve essere gratuito e per tutti i lavoratori, con priorità per coloro che lavorano in ambiti pubblici.
Il sindacato attraverso i propri delegati è quindi impegnato a fare si che questi principi siano accolti dal maggior numero di lavoratori al fine della vaccinazione utile per garantire la maggiore sicurezza sanitaria possibile e ribadisce la propria contrarietà a sanzioni disciplinari o decurtazioni di stipendio per chi per vari motivi, anche da noi non condivisi, non si vaccini. In tal senso vogliamo ricordare che il decreto sull’obbligatorietà per i lavoratori della sanità prevede anche la possibilità di adibire ad altre mansione i lavoratori no vax senza sospensione dello stipendio e che in questo spazio si può e si deve agire sindacalmente.
Sottolineiamo che alcuni delegati SGB sono già impegnati a difendere colleghi no vax in sede disciplinare o regolamentare di alcune aziende private. Cosa quest’ultima che può essere fatta efficacemente solo se si rimane ancorati ai principi di cui abbiamo scritto anche in questo documento e senza alcun atteggiamento giustificativo di comportamenti socialmente sbagliati.
Infine ribadiamo che la rivendicazione di presupposti diritti individuali non può essere in alcun modo prioritaria né tantomeno annullare il diritto collettivo alla tutela sanitaria.
Bologna 03/08/2021