RINNOVO CCNL AUTOTRASPORTO MERCI E LOGISTICA
Ai lavoratori avevano promesso il recupero dell’inflazione,
con un aumento dei salari del 18%, la riduzione dell’orario di
lavoro, la piena retribuzione della malattia nelle cooperative
e tanto altro ancora. Poi sono arrivati al tavolo della
trattativa e, con la firma all’ipotesi di rinnovo del CCNL, si
sono “calate le braghe”.
Un vergognoso aumento dei salari
L’aumento previsto dal nuovo CCNL (230 euro al livello 3S), non solo è lontano dai 330 euro
rivendicati nella piattaforma presentata dai sindacati confederali, ma sarà spalmato in due
anni e mezzo e corrisponde in quattro trance (l’ultima a giugno del 2027).
Con la prima trance si recupererà solo il 6,7% di quanto perso con l’inflazione degli
ultimi anni (pari al 18%). Una miseria che, con l’assorbimento dell’ICE, comporterà un
aumento reale dei salari a gennaio 2025 di soli 50 euro lordi (per il 3S – ancora meno
per i livelli inferiori).
Svenduti i diritti dei lavoratori
A fronte di un misero aumento delle retribuzioni, alle parti datoriali è stata concessa
maggiore flessibilità oraria, con la possibilità di modificare gli orari di lavoro ogni
trimestre (anziché i 6 mesi previsti dal precedente CCNL), e di aumentare la precarietà
del lavoro, innalzando la percentuale di lavoratori a tempo determinato o somministrati dal
21% al 41-47%.
Concesso alle cooperative della logistica di decurtare l’integrazione della malattia. Un
vergognoso regalo alle cooperative loro amiche, già condannate dai Tribunali a retribuire al
100% i giorni di malattia, compresa la carenza dei primi tre giorni. Ora pagheranno i primi
tre giorni, ma potranno ridurre l’indennità di malattia fino al 70% (dal 4 evento di
malattia).
Estese le misure di contrasto all’assenteismo anche agli eventi che iniziano il giorno
precedente a giornate non lavorative, oltre a quello successivo già previsto.
Negate le libertà sindacali
Grazie alla disponibilità ad accordare miseri aumenti salariali e riduzione dei diritti per i
lavoratori, i sindacati confederali oltre al monopolio della rappresentanza sindacale si
accaparrano anche quello di iniziativa per le elezioni RLS. Potranno, così, impedire ai
lavoratori autonomamente e ai sindacati di base la possibilità di indire l’elezione dei
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), in palese violazione dello
Statuto dei Lavoratori e del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro.
STRACCIAMO IL RINNOVO A PERDERE DI CGIL, CISL E UIL
PROSEGUIAMO LA LOTTA
PER PRENDERCI IL CONTRATTO CHE CI SPETTA:
VERI AUMENTI SALARIALI, MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO