All’I.C. 15 di Bologna, in questo anno scolastico, un plesso è rimasta chiusa per 8 giorni, per l’adesione ad alcune giornate di sciopero da parte dei lavoratori. Non sarebbe strano nel resto d’Europa, ma a Bologna l’attacco al diritto del lavoro e alla democrazia sindacale ormai è tale che la politica tenta di usare il proprio potere per criminalizzare ed indebolire le lotte dei lavoratori.
Durante un Collegio dei Docenti dello scorso 10 maggio, infatti, la Dirigente Scolastica dell’IC 15 ha comunicato che, in un Consiglio di Istituto straordinario, l’assessore alla scuola del Comune di Bologna, Daniele Ara, ha offerto di riservare dei fondi, per un solo plesso dell’I.C. 15, destinati ad un’apertura straordinaria nelle giornate dal 6 all’11 giugno, in relazione al progetto “scuole aperte”.
Alla richiesta da parte del Collegio di motivare perché riservare questo progetto ad una sola scuola, la Dirigente ha comunicato che quel plesso contava il maggior numero di chiusure nel corso dell’anno scolastico dovute a scioperi e che l’assessore Ara, nel corso dell’anno, avrebbe raccolto lamentele pervenute da parte delle famiglie, decidendo così di “compensare” le giornate di scuola perse.
La Dirigente avrebbe inoltre sottolineato che sarebbe stato auspicabile che ad aderire fossero gli stessi insegnanti di quel plesso. Gli insegnanti hanno sottolineato come ciò potesse configurarsi come una sorta di ricatto nei confronti di tutto il personale di quella scuola, pertanto il Collegio si è espresso in modo contrario, a larghissima maggioranza.
Tutto questo a pochi giorni dallo sciopero generale contro le politiche di guerra, promosso per il 20 maggio dal sindacalismo di base, che si annuncia molto partecipato.
Il tutto ci sembra essere molto grave e al limite del comportamento antisindacale. Il Comune, in pratica, direbbe ai lavoratori che, se sciopereranno, vanificherà il loro sforzo tenendo le scuole aperte per più tempo.
Lo sciopero è un diritto garantito dalla Costituzione ed un esponente della Giunta Comunale dovrebbe averne il massimo rispetto.
SGB ricorda che i lavoratori quando scioperano rinunciano al proprio già magro stipendio e spesso lo fanno proprio per difendere la qualità della scuola pubblica. Ricordiamo inoltre che anche per svolgere le elezioni amministrative che hanno permesso all’Assessore di avere un posto di lavoro, le scuole sono state chiuse diversi giorni, ma per quel caso il Comune di Bologna non si è preoccupato della perdita di giorni di scuola.
SGB esprime la piena solidarietà ai lavoratori dell’IC 15 e la volontà di tutelare i loro diritti, a partire da quello di sciopero, proseguendo al contempo la vertenza con il Comune di Bologna per una reale democrazia sindacale in questa città.
Invitiamo pertanto tutte e tutti ad aderire allo sciopero generale del 20 maggio ed alla manifestazione di Bologna, con ritrovo dalle 10,30 in Piazza XX settembre.