La Diretta
Per il diritto a pensioni pubbliche dignitose. Contro lo scippo del TFR ed i fondi pensione.
Continua la politica di smantellamento di tutte le garanzie fondamentali dei Lavoratori, assecondata dai sindacati storici, ormai collusi da tempo.
Con l’arrivo di Brunetta, cgil cisl uil hanno subito firmato accordo all’Aran per introdurre il silenzio assenso anche nel pubblico impiego.
Un metodo truffaldino già visto ed applicato nel mondo del lavoro: così al contrario, spetta ai lavoratori l’obbligo di dichiarare formalmente di voler mantenere il proprio Tfr in azienda e garantito dall’Inps, se no lo vedono trasferito nei fondi pensione.
La bava di cgil cisl uil & c per mettere le mani sul nostro Tfr, gestire miliardi di euro sui mercati. Quegli stessi mercati volatili, insicuri e che fanno di tutto per massimizzare profitti per pochi falcidiando salari e condizioni generali dei lavoratori.
Ora è chiaro perché non si sono mai opposti, accompagnando (anche) lo sgretolamento del sistema pensionistico pubblico, passando dalla riforma Dini a quella della Fornero, dal taglio degli assegni all’innalzamento dell’età.
E fanno di tutto per scipparti anche il Tfr, che in questi decenni è stato anche ancora di salvezza sociale non solo per chi usciva dal mondo del lavoro, ma anche per masse di nuove generazioni disoccupate e precarie.
Ma i fondi pensione non convengono neanche economicamente, rispetto alla sicurezza del Tfr ed anche al rendimento garantito dallo Stato, pari all’ 1,5% annuo, oltre al 75% del tasso d’inflazione.
Ne parliamo con il prof. Beppe Scienza, docente all’Università di Torino, esperto ed autore di pubblicazioni in materia.
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