Negli ultimi giorni abbiamo appreso che Eduardo Sorge (per tutti Eddy), dirigente nazionale del SI Cobas e storico esponente di vari movimenti sociali napoletani, sarebbe stato informato di un’indagine a suo carico per associazione a delinquere.
Se si fosse trattato di una barzelletta avremmo sicuramente fatto fatica a trattenere le risate ma purtroppo sembra che si tratti di una reale, per quanto assurda, ipotesi investigativa.
Proprio in Italia, Paese in cui le mafie realizzano ricavi tra il 15% ed il 20% del PIL nazionale, l’autorità giudiziaria vorrebbe applicare l’art. 416 del codice penale secondo il quale quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione (…) nei confronti di un dirigente di un sindacato che non fa altro che assolvere onestamente la sua funzione, insieme ad altri compagni, promuovendo scioperi, manifestazioni, picchetti, volantinaggi in difesa dei lavoratori.
In parole povere: le attività di sciopero e di manifestazione per rivendicare migliori condizioni di vita e di lavoro per le classi subalterne corrispondono ai “delitti”.
Ritorna così in auge l’antico teorema politico – giudiziario secondo il quale l’organizzazione sindacale conflittuale corrisponde ad un’associazione a delinquere. L’attacco a Eddy è dunque l’attacco ai lavoratori, proprio quando questo si inasprisce e rende le condizioni sempre più insopportabili, invivibili, ed alle organizzazioni sindacali indipendenti, in quanto tali, dal padronato e dai governi.
Il messaggio politico lanciato dall’autorità giudiziaria è chiaro e inequivocabile: non deve esistere alcuna alternativa sindacale a CGIL-CISL-UIL-UGL (e ai c.d. sindacati autonomi). I lavoratori non devono avere altra scelta sindacale se non quella di aderire alle organizzazioni che firmano accordi al ribasso e peggiorativi su tutto, che gestiscono i Fondi Pensione scippando il TFR ai lavoratori, e che svolgono storicamente il ruolo da cani da guardia del movimento del movimento operaio dividendo e depotenziando sul nascere qualsiasi iniziativa di lotta in cambio di prebende.
Chiunque abbia avuto la possibilità di conoscere Eddy, indipendentemente dal modo di pensare che ognuno di noi può avere, non ha potuto che prendere atto dell’enorme generosità di questo compagno (di lotta e di contributo negli spazi autogestiti) nei confronti di disoccupati, studenti, famiglie proletarie alle prese quotidiane col problema della casa da mantenere e dei figli da mandare a scuola, proprio in una città come Napoli, una delle indiscusse capitali europee del crimine organizzato, della disoccupazione, della devastazione ambientale e della dispersione scolastica.
L’unica associazione a delinquere che continueremo a combattere ogni giorno è quella tra Governo, sindacati complici, Confindustria e banche, un’associazione che ogni anno fa migliaia di vittime nel nostro Paese solo tra morti ammazzati sul lavoro e malasanità.
SOLIDARIETA’ A EDDY E A TUTTI I LAVORATORI E AI COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE!
AVANTI VERSO LO SCIOPERO GENERALE DI TUTTO IL MONDO DEL LAVORO!