Emilia Romagna sott’acqua

Emilia Romagna sott’acqua La vera emergenza è l’inadeguatezza e la propaganda di questa classe politica Il 26 ottobre tutti in piazza !!

Di nuovo sotto l’acqua e il fango, di nuovo a contare morti feriti e danni, di nuovo ad ascoltare la martellante propaganda di chi avrebbe il compito di fare prevenzione, manutenzione e tutela ambientale e non lo fa.

Le responsabilità di ciò che ciclicamente avviene sono chiare e nascondersi dietro una presunta “crisi climatica” che in quanto tale sarebbe imprevedibile ed inaffrontabile, mentre i cittadini dovrebbero incrociare le dita ogni qualvolta che si prevedono due giornate di pioggia, non è più in alcun modo accettabile!

Quello che è successo in questi giorni nella città di Bologna e nell’area metropolitana della stessa, evidenzia un collasso di parte delle infrastrutture interne per le quali, come denunciamo da tempo non viene fatta una manutenzione adeguata ed in gran parte si tratta di sistemi come quello idrico e fognario obsoleti e inadeguati. A questo si è aggiunto con certezza il paradossale sistema cantieristico per il tram che interessa l’intera area cittadina, aperto in fretta e furia per cercare di aderire ai tempi per il finanziamento tramite PNRR che ha contribuito ad allagare molte strade anche del centro cittadino.

Che tutto ciò avvenga in una città dove la giunta “più progressista d’Italia” procede in politiche di consumo di suolo senza soluzione di continuità e contemporaneamente attacca in tutti i modi coloro che si oppongono alla devastazione ambientale che vedrà il suo apice con il cosiddetto passante di mezzo (raddoppio della tangenziale e dell’autostrada),  non può che fare aumentare la rabbia nei loro confronti. 

Più in generale le responsabilità della Regione come quella dell’attuale e dei precedenti governi ci sono altrettanto chiare, le denunciamo da lungo tempo a partire dalla nostra esperienza sul campo e dalle lotte sindacali per l’assunzione e l’adeguamento dei settori lavorativi che dovrebbero fare opera di prevenzione, la reinternalizzazione delle funzioni proprie degli enti pubblici e la fine della politica delle “grandi opere”, e dei nastri da tagliare a scapito delle finanze pubbliche e di politiche di tutela ambientale serie e in grado di guardare al futuro.

Un governo che fra le altre cose sperpera miliardi per la follia del ponte di Messina, vuole riaprire la stagione del nucleare nonostante un referendum lo abbia bocciato, lesina i finanziamenti agli alluvionati mentre finanzia alacremente l’industria bellica con il consenso di gran parte dell’opposizione parlamentare.

Una Regione che come abbiamo denunciato dettagliatamente nei mesi scorsi, ha sostanzialmente smantellato il servizio di sorveglianza idraulica e ridotto a meno del minimo le figure tecniche destinate alla prevenzione ambientale. Proprio due giorni fa la Corte dei Conti ha denunciato pubblicamente che per le opere che riguardano i bacini fluviali la Regione nel 2024 ha  impegnato molto poco, sotto il 10% delle somme a disposizione per gli interventi” e che “non esiste una efficiente cinghia di trasmissione per quanto riguarda la verifica di quanto effettivamente realizzato dal soggetto attuatore che è esterno alla Regione” 

Un Comune dove i reati ambientali sono stati affidati al nucleo vigilanza edilizia composto da soli sei agenti, senza nessun ufficiale che non sono stati formati adeguatamente mentre gli organici delle figure tecniche così come quelle degli altri settori vengono continuamente tagliati a favore di politiche di bilancio tese principalmente a finanziare opere propagandistiche, fondazioni e soggetti  esterni all’amministrazione in un’ottica puramente clientelare.

Sono migliaia però le lavoratrici e i lavoratori, le cittadine i cittadini della nostra regione che rivendicano politiche ambientali degne di questo nome ed hanno indetto da tempo una manifestazione per il 26 ottobre prossimo con concentramento in piazza dell’Unità alle ore 14,30, a cui come SGB abbiamo aderito e sosteniamo con convinzione. Per parte nostra sarà una prima risposta a ciò a cui stiamo nuovamente assistendo in questi giorni e invitiamo tutte/i a parteciparvi.

Lottare per politiche ambientali degne di questo nome vuole dire lottare contro inefficienze, sperperi e privatizzazioni, per assunzioni e condizioni di lavoro migliori, il benessere ambientale e lavorativo!

26 OTTOBRE MANIFESTAZIONE.  ORE 14,30 P.zza DELL’UNITA’ BOLOGNA

UNICA GRANDE OPERA – WELFARE PER TUTTI

Di seguito, il comunicato in pdf

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