(poco per la maggioranza dei lavoratori… e come sempre ci guadagna chi ne ha meno bisogno)
Nel 2022 cambiano le buste paghe. A partire da marzo spariranno le detrazioni e gli assegni familiari per i figli a carico che saranno sostituiti dall’Assegno Unico che l’INPS verserà direttamente sui conti correnti. Ma non è l’unica novità.
Da gennaio infatti, con la riforma approvata con la Legge di Bilancio 2022, cambiano le aliquote IRPEF. Per la maggior parte dei lavoratori dipendenti, che hanno un redditi complessivo da 15.001 a 28.000 euro, la tassazione su questa parte di reddito si riduce dal 27% al 25% (-2%).
Finalmente una manovra a favore dei lavoratori? Ancora una volta non è così.
Assieme alla riduzione dell’aliquota IRPEF, la Legge di Bilancio ha azzerato per molti lavoratori il Bonus IRPEF, quello che in busta paga trovavamo a fianco della voce “Trattamento Integrativo DL 3/2020”.
Cambiano infatti i limiti di reddito complessivo per i quali si avrà diritto al Bonus: prima della Legge di Bilancio ne avevano diritto tutti i lavoratori con reddito sino a 28.000 euro, ora il limite è 15.000 euro.
Superati i 15.000 euro di reddito complessivo, salvo pochi casi (di cui diciamo sotto), non si avrà quindi più diritto al Bonus e ciò riduce di molto l’effetto della minore tassazione.
Parte delle risorse che potevano ridurre la tassazione per i bassi redditi sono state inoltre utilizzate per avvantaggiare i redditi medio-alti (da 28.001 a 50.000). Per questa parte di reddito la tassazione passerà dal 38% al 35% (-3%).
Per chi arriva a redditi sino a 50.000 euro (e oltre) ci sarà quindi un doppio vantaggio: riduzione delle tasse per la parte di reddito sino a 28.000 euro (-2%) e riduzione delle tasse per l’ulteriore reddito sino a 50.000 euro (- 3%).
Nella tabella a fianco il risultato della riforma. Ancora una volta si avvantaggia chi meno ne ha bisogno !!!
Chi potrà continuare a beneficiare del Bonus Fiscale?
In particolari condizioni potranno continuare a beneficiare del Bonus Fiscale anche i lavoratori con reddito sino a 28.000: in particolare chi ha coniuge e altri familiari a carico (esclusi i figli).
In molte aziende vengono distribuiti nuovi moduli per chiedere se si vuole l’applicazione del Bonus nel 2022. Non sarà facile capire se si ha diritto al Bonus. Per chi ha un reddito superiore ai 15.000, il nostro consiglio è di rinunciare all’applicazione del Bonus in busta paga, e verificare l’eventuale diritto al beneficio con la dichiarazione dei redditi (730).
Sindacato Generale di Base
servizi@sindacatosgb.it
ATTENZIONE
Se il lavoratore non comunica nulla, il datore di lavoro è tenuto ad erogare il Bonus Fiscale in busta paga anche per chi ha redditi che superano i 15.000 euro ma non i 28.000 euro. Il rischio è di ricevere il Bonus senza averne il diritto, dovendo poi restituirlo con il 730. Per questo il nostro consiglio è di rinunciare al Bonus in busta paga, inviando questo modulo al datore di lavoro. Il beneficio poi potrà essere richiesto in sede di dichiarazione dei redditi, con il 730