PUBBLICO IMPIEGO – CGIL UIL & C. – IL 17 SCIPERO. IL 16 SCIPPANO IL TFR ANCHE NELLA SCUOLA
Il 17 lo Sciopero di cgil e uil nel Pubblico Impiego, formalmente, a difesa di salari e pensioni pubbliche.
Il 16, alle ore 15, cgil e uil, insieme a cisl confsal snals gilda ed altri, firmano all’Aran l’accordo per scippare il TFRanche ai Lavoratori della scuola.
Poche ore prima dello sciopero, come stanno facendo anche nel resto del Pubblico Impiego, introducendo persino il metodo assurdo del silenzio assenso: cos’è?
Se non dici nulla, se non ti attivi per formalizzare la tua volontà di mantenere il tuo TFR all’Inps, arriva lo scippo e te lo ritrovi in modo irreversibile (irreversibile) trasferito sul mercato e nel fondo pensione di cgil cisl uil & c.
Un trattamento scandaloso, persino al limite della truffa, che stanno già allargando a coloro assunti dal 2019 in poi. Dal 16 pomeriggio anche per un milione di Lavoratori nella Scuola. Ed il 17 tutti in sciopero per le pensioni pubbliche!
Oltre tutto, solo nel 2022, dati ufficiali, il Tfr lasciato al sicuro all’Inps ha avuto una rivalutazione di quali il 10%, quello invece gestito nei fondi di cgil cisl uil ecc ha perso in media oltre il 10%.
Da decenni, per cgil cisl uil ed autonomi, credibilità zero. E’ il vero problema dei Lavoratori e delle loro condizioni. Davvero non se ne può più.
Parlano di salario, dicendo che sono i più bassi d’Europa, ma sono proprio i loro contratti e le loro politiche di moderazione salariale che da decenni ci hanno ridotto così.
Parlano di Brunetta, ma erano a cena a casa sua qualche sera prima che ridiventasse ministro. Parlano di tavoli dove non contano più e rivorrebbero la concertazione, con la quale hanno condiviso gli ultimi decenni di impoverimento salariale e di condizione dei Lavoratori.
Parlano di pensioni pubbliche, ma dal 1995 ne accompagnano smantellamento e privatizzazione, per chi può, fino allo scippo del Tfr per i loro fondi pensione privati, persino il pomeriggio prima di chiamare tutti in piazza per le pensioni pubbliche!
Parlano persino di Democrazia sindacale e diritto di sciopero, con un teatrino con Salvini, omettendo ancora che sono le regole che loro stessi hanno reclamato e costruito contro i sindacati di base, contro cui si accingono a richiedere una nuova stretta: ma i diritti, dall’assemblea allo sciopero, o sono dei Lavoratori, o semplicemente non lo sono.
Per questo da tempo SGB e gli altri sindacati conflittuali stanno costruendo l’unica alternativa sindacale possibile, trasparente, difficile, ma che rimetta al centro il lavoro, diritti e condizioni e chiami alla partecipazione attiva e diretta i Lavoratori. Ora davvero basta. Passa dalla Tua Parte.