In Italia avanza inesorabilmente il numero di servizi “pubblici” gestiti da cooperative private ed erogati da lavoratori assunti con condizioni e salari ai limiti dello sfruttamento. Operatori mensa nelle scuole, operatori pulizie Ospedali, operatori igienico personale bambini disabili nelle scuole,pulizieri nelle scuole, ecc ecc. Quello delle esternalizzazioni è un processo perverso, che fin dagli anni 90, ha creato una corsa al ribasso sul costo del lavoro, sui diritti dei lavoratori e sulla quantità e qualità dei servizi offerti. Parliamo di Amministrazioni Pubbliche come scuole, università, Asl, enti locali. Un sistema a cui gli enti pubblici appaltano le funzioni più svariate: la gestione delle pulizie, dalla gestione delle strutture informatiche o di contabilità a quella delle risorse umane, dai servizi di sicurezza al trasporto, dai call centre, dagli asili nido all’assistenza agli anziani. Ancora oggi, in Italia si muove una platea di: cooperative, aziende multiservizi, giganti multinazionali dei business services, associazioni di volontariato, piccole imprese private con fini di lucro e con il settore pubblico come unico committente. I vincoli di bilancio sulla finanza pubblica introdotti dal Patto di Stabilità,hanno fatto il resto. Ia nuova gestione pubblica “new public management”, privilegiata per migliorare la qualità dei servizi pubblici, non è che un altro volto dell’idea neoliberista di supremazia del mercato privato sul settore pubblico. Come ogni cosa,ecco il paradosso:i costi del lavoro vengono addirittura aumentati, assorbiti in gran parte come costi di commissione (profitti) delle aziende che forniscono servizi in appalto. Per anni ci hanno fatto credere che affidare ai privati i servizi pubblici razionalizzava la spesa e l’ efficienza, in realtà si è abbassata la qualità e precarizzato il lavoro. Il sistema delle esternalizzazioni consiste dunque in uno strumento di sussidio pubblico ai profitti di un vasto sistema di soggetti privati che di appalti si nutre, ai danni dei lavoratori e dei cittadini più in generale che da quei servizi dipendono.Non è certamente una scelta tecnica/economica,ma una scellerrata scelta politica/clientelare. Nel contesto italiano, il grande problema delle esternalizzazioni è stata finora sollevata soprattutto da mobilitazioni sindacali di base. SGB in prima linea.