Contro l’ennesimo assassinio sul lavoro, sciopero immediato

Abbiamo appreso dai lavoratori dell’impianto SDA che ricordiamo essere una partecipata di Poste Italiane, dell’interporto di Bologna, la terribile notizia del giovane lavoratore assassinato sul lavoro.

Un lavoratore precario, di soli 22 anni, assunto da soli tre giorni attraverso l’agenzia interinale, come tanti altri lavoratori che quotidianamente lavorano presso lo stesso Hub.

L’ennesima morte sul lavoro, l’ennesima vittima del profitto come i tanti che accadono quotidianamente, che passano inosservati e sui quali oramai pochi si indignano.

Il risultato questo della precarietà e della carenza di sicurezza sul lavoro, che per i lavoratori stabili è più facile evitare solo grazie alle conoscenze e all’esperienza acquisite sul campo.

La precarietà è la condizione che viene continuamente proposta dai padroni come la migliore prospettiva futura del lavoro e questi sono i prezzi che si pagano.

Non è infatti un caso che mentre l’attenzione dei media e della politica, si focalizzava sul green pass e sulle manifestazioni novax, il presidente di Confindustria, Bonomi dichiarava che per far fronte ai licenziamenti il centro per l’impiego è inadeguato e bisognerebbe sostituirlo con le agenzie per il lavoro.

L’11 ottobre scorso SGB con altri 14 sindacati di base ha scioperato anche per il rafforzamento della sicurezza nei luoghi di lavoro, dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS. La nostra lotta non si fermerà solamente allo sciopero nazionale ma proseguirà nella pratica sindacale quotidiana all’interno delle aziende e con il contrasto a tutte le forme di precarietà nel lavoro e nella sicurezza nei luoghi di lavoro.

Procederemo pertanto all’indizione immediata dello sciopero in tutti i magazzini della logistica della provincia di Bologna.

Bologna 21 ottobre 2021

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