Un bel congresso quello di SGB Roma e Lazio che si è tenuto sabato 18 luglio, dove le compagne e i compagni hanno potuto finalmente progettare un rilancio del sindacato nel territorio definendone contenuti e modalità e contribuendo fattivamente alla vita di SGB a livello nazionale.
Un congresso che ha sostenuto con forza la coerenza di un sindacato che a fronte di situazioni gravi e difficili come quella di Caserta o come quella attuale di Ravenna, si è schierato senza tentennamenti con i lavoratori in lotta, contro clientele e sistemi criminali. Una decisione che è stata presa pur nella consapevolezza che ciò l’avrebbe esposto ad attacchi di ogni tipo da chi è parte di quei sistemi, da coloro che ne sminuiscono strumentalmente la portata e da chi è disposto a vendere l’anima al diavolo pur di fare sopravvivere la propria nicchia. Molti gli interventi e molti gli argomenti per i quali si è indicato la necessità di un approfondimento nel corso del dibattito congressuale e la disponibilità al lavoro degli intervenuti.
In conclusione è stata approvata la seguente mozione congressuale
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IL CONGRESSO SGB DI ROMA E DEL LAZIO
Riunitosi a Roma il 18 Luglio 2020 approva la seguente mozione congressuale:
IL CONGRESSO SGB DI ROMA E DEL LAZIO
Riunitosi in data odierna a Roma previa convocazione via mail in data 7 Luglio (h. 22.32) e 8 Luglio (h. 00,28) e, in taluni casi, anche attraverso successiva messaggistica telefonica;
verificate le condizioni che hanno consentito di svolgere i lavori in presenza e non per via telematica;
constatata la presenza di 11 partecipanti effettivi ai lavori e la presenza di Rosella Chirizzi e Massimo Betti in rappresentanza dell’esecutivo nazionale e di una delegazione di compagni della SGB di Caserta tra cui il componente del direttivo nazionale Michele De Luca;
preso atto che il Congresso territoriale risulta regolarmente convocato e che vengono messi agli atti del congresso i seguenti documenti:
- Documento congressuale;
- Delibere approvate dal direttivo nazionale riguardanti i rapporti con la CUB e nei confronti di taluni iscritti che hanno espresso il proposito di aderire alla predetta confederazione;
- documento di lavoro sulla possibile costituzione di un sindacato degli operatori della cultura (artisti vari)
- documento proposto al coordinamento territoriale lo scorso Febbraio da utilizzare come traccia di lavoro per la ripresa dell’attività sindacale a Roma e nel Lazio;
dopo ampia discussione con la partecipazione attiva di tutti i presenti viene:
- approvato all’unanimità il documento congressuale che i partecipanti si impegnano ad implementare con un contributo specifico per il congresso nazionale sia relativamente alle tutele dei lavoratori e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, sia in ordine alle nuove modalità organizzative legate alla modalità di lavoro a distanza (lavoro agile e telelavoro).
- approvata la scelta di lasciare la sede di via Antonio Tempesta 262 e di costituire la sede romana di SGB in altro immobile, preferibilmente nella stessa zona o comunque in zone facilmente raggiungibili.
- approvata la scelta di rilanciare gli strumenti di cui SGB sin qui si è dotata quali: il giornale, il centro studi, la formazione.
- La SGB di Roma e del Lazio ritiene inoltre di dover esprimere la propria convinta solidarietà ai compagni e alle compagne di Caserta, nonché a coloro che non solo a parole, ma con atti concreti hanno fatto da baluardo alle interferenze criminali in quel territorio. SGB di Roma e nel Lazio si riconosce nel valore etico che questi compagni e compagne hanno praticato anche rimettendo in discussione il rapporto precedentemente instaurato con la CUB.
- Elegge i delegati Andrea Traversetti, Alessandro Leonardi, Loredana Massaro e Daniela Campoli (in qualità di invitata) a partecipare al congresso nazionale di Bologna del 19 e 20 Settembre 2020 salvo verifica. Si propone che il compagno Alido Contucci partecipi al congresso per la gestione degli aspetti legati alla comunicazione.
- Viene stabilito inoltre di costituire un piccolo gruppo di contatto con gli iscritti di Roma che, pur non partecipando ai lavori congressuali, esprimano il proposito di permanere in SGB, anche avvalendosi delle strutture di lavoro nazionale.