Sgb esprime la propria solidarietà agli studenti de “La Sapienza” di Roma che il 26 ottobre hanno liberamente manifestato per protestare contro la deriva autoritaria e repressiva che intende imprimere il nuovo governo, e sono stati selvaggiamente percossi dalle forze dell’ordine.
Se il buongiorno si vede dal mattino si tratta di un risveglio amaro che traccia “didatticamente” l’idea di merito scritta a chiare lettere nella denominazione del dicastero dell’istruzione ormai non più pubblica.
La violenza perpetrata da corpi dello Stato che dovrebbero garantire il diritto a manifestare anziché reprimerlo è la rappresentazione palese della profonda svolta reazionaria impressa al nostro paese.
Per questo auspichiamo che le organizzazioni studentesche vogliano unirsi alle forze del lavoro nell’organizzare quella che sarà una lunga stagione di resistenza (e non resilienza) a cominciare dalle imminenti manifestazioni di Napoli e Roma del 5 e 6 Novembre e a partecipare allo sciopero generale del 2 dicembre e alla susseguente manifestazione nazionale del 3 dicembre a Roma.