Ccnl Autoferrotranvieri OLTRE IL DANNO LA BEFFA

Abbiamo atteso quattro anni un sacrosanto rinnovo contrattuale di settore.

Abbiamo ingoiato un boccone amaro quando abbiamo visto che era decisamente sotto le aspettative dei lavoratori.

Abbiamo mal digerito il misero aumento salariale spalmato in tre rate e con tempi che si dilatano di un ulteriore anno dalla scadenza naturale del contratto.

Ci siamo indignati per i sottostimati 8€ riconosciuti per i giorni di ferie fruiti, quando ce ne spettano molti di più. Abbiamo subito l’ennesimo furto degli arretrati, vedendo con rabbia come ci venissero riconosciute solo le briciole di ciò che ci spettava.

Ora, dopo tutto questo, come se non bastasse, arriva l’enorme beffa!
E cioè: il vergognoso mancato pagamento della seconda tranche prevista dal sopracitato rinnovo del CCNL autoferrotranvieri già firmato dai sindacati Confederali.
Il mancato pagamento di una parte dell’elemosina riconosciuta, è un fallimento su tutta la linea delle O.O. S.S. firmatarie di questo contratto.
Un contratto che come già dicevamo, dando voce al pensiero dei lavoratori, non tiene minimamente conto di tutti i rincari dei generi di prima necessità; non tiene conto dell’aumento del costo della vita (luce, gas, carburanti…); non tiene conto del sacrificio dei lavoratori di questo settore durante la pandemia; non tiene conto dell’aumento della produttività e del peggioramento delle condizioni di sicurezza dei dipendenti; non tiene conto della difficoltà delle aziende che non trovano persone disposte a venire a lavorare nel settore del TPL soprattutto per l’inadeguatezza dei salari…
Un contratto che ancora una volta ha svenduto la categoria mettendo in luce l’incapacità e l’inadeguatezza delle OO.S.S che a livello nazionale non sanno difendere i diritti, il salario e la dignità per i lavoratori di questo settore.
A questo si aggiunge la spudoratezza delle aziende che ancora una volta, con cinismo, non vogliono anticipare i ridicoli arretrati che sarebbero già stati riconosciuti ai lavoratori con la firma di questo contratto.
Tutto questo è inaccettabile!
Prima di questo fallimentare rinnovo contrattuale c’erano tutti i presupposti per rilanciare il settore.
Si aveva in mano la possibilità di mettere in evidenza la fondamentale importanza del TPL e del ruolo dei suoi lavoratori.
Si poteva finalmente cambiare rotta andando a mettere in evidenza, e far valere, l’esclusiva professionalità e particolarità di questa categoria riconoscendole il giusto valore, sia a livello umano, che a livello economico.
Invece ci troviamo ancora una volta in una situazione assolutamente fuori da ogni logica e fuori da ogni possibile accettazione da parte dei lavoratori interessati.

Invitiamo tutte e tutti ad aderire allo sciopero generale dei sindacati di base del prossimo 2 dicembre, a partecipare alle manifestazioni locali del giorno 2 e alla manifestazione Nazionale a Roma il 3 dicembre.

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