Catalogatori della Regione Sicilia. Basta tenere questi lavoratori nel limbo,il Governo regionale dichiari le sue reali intenzioni.

SGB è vicina ai catalogatori che anche nelle scorse ore hanno giustamente manifestato davanti all’assessorato regionale ai Beni culturali perché ancora precari dopo ben 14 anni. Questi lavoratori, che mandano letteralmente avanti i nostri Beni culturali, vivono in un limbo occupazionale, senza alcuna garanzia contrattuale nonostante una legge regionale ed una sentenza della Corte costituzionale a loro favore”. La Corte costituzionale ha riconosciuto legittimo l’articolo 66 della legge regionale 8/2018, dichiarando non fondata la censura promossa dal governo nazionale. Infatti, secondo la Consulta, la Regione Siciliana ha il diritto di ricomprendere il personale dei catalogatori e esperti catalogatori nella “definizione della dotazione organica dell’amministrazione regionale”, in quanto essa è funzionale alla realizzazione di esigenze organizzative dell’amministrazione pubblica siciliana. La Corte, in particolare, ha stabilito che “la disposizione regionale costituisce espressione della competenza legislativa esclusiva in materia di ordinamento degli uffici e degli enti regionali, di cui all’articolo 14 lettera P), della Statuto della Regione Siciliana”. Il governo regionale è pertanto abilitato a procedere alla stabilizzazione di catalogatori e esperti catalogatori. La cosa paradossale  è secondo quanto previsto da una norma della finanziaria in discussione in queste ore all’Ars, la Regione potrebbe avvalersi della collaborazione di dirigenti o personale esterno a tempo determinato, quando alcune competenze sono già all’interno della macchina organizzativa. Troppi punti oscuri in questa vicenda. È tempo di avere delle risposte e di comprendere quali siano le reali intenzioni del Governo siciliano,in merito ai catalogatori.SGB come sempre,non farà mancare la sua voce!

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