Si è tenuto il 26 agosto, un presidio davanti la Prefettura di Caltanissetta dei lavoratori ex lsu prima impegnati nella scuola ed ora sospesi sine die dall’azienda senza attività lavorativa ed alcuna retribuzione.
Nell’ultima busta paga rilasciata da Papalini spa, alcuni lavoratori si sono ritrovati con accredito nullo, scoprendo tra l’altro di essere stati sospesi dall’azienda che ha utilizzato un istituto, appunto la sospensione, a nostro avviso gravissimo ma previsto dal Ccnl multiservizi,sottoscritto da CGIL CISL UIL che consente all’azienda di collocare i dipendenti in questo stato, anche senza termine, che non interrompe il rapporto di dipendenza ma li priva dell’attività lavorativa e della retribuzione. Un CCNL che penalizza e offende la dignità lavorativa di tutti i lavoratori – ribadisce Vincenzo Capomolla SGB – Un comportamento che mette in grave crisi i lavoratori e le loro famiglie, privandoli del lavoro e di qualunque tipo di retribuzione, adottato comunque da chi continua a gestire una miriade di appalti pubblici.
Una situazione che vede questi lavoratori prima estromessi dal diritto alla stabilizzazione nelle scuole, nonostante gli anni trascorsi ed il possesso anche di tutti i requisiti richiesti dalla procedura, per ritrovarsi poi vittime di una gestione che li lascia adesso dipendenti dell’azienda ma relegati nello stato di sospensione descritto ed inaccettabile – dichiara Filippo Baio SGB Sicilia. Al tavolo prefettizio,SGB ha ribadito la necessità di ottenere soluzioni immediate e soprattutto il ripristino dei sacrosanti diritti fondamentali al lavoro,al salario ed alla dignità deufradata da un assurdo e vergognoso contratto multiservizi,sottoscritto da CGIL-CISL-UIL. Il Prefetto ha garantito il suo impegno,attivando da subito,un dialogo epistolare con il Ministero della Pubblica Istruzione e con Papalini SPA.
p. SGB Sicilia
Aldo Mucci