Giovedì 14 dicembre si è tenuta l’udienza delle Commissioni Lavoro e Indagini sugli Incidenti di Lavoro del Senato, richiesta dalle sigle del sindacato di base in seguito all’incidente al PL di Thurio del 28 novembre con due morti. In rappresentanza ha partecipato una delegazione di ferrovieri. A fronte della sensibilità dimostrata sull’argomento da parte dei Presidenti delle Commissioni, la delegazione ha illustrato il grave rischio infortunistico per l’esercizio ferroviario, per i lavoratori e per la popolazione, comportato dall’attuale sistema di disciplina delle intersezioni tra strada e ferrovia.
È stata data evidenza della fitta ricorrenza del fenomeno degli incidenti e mancati incidenti senza una soluzione sistemica adeguata, dal momento che, sia nel tempo (con la lettura della testimonianza di un analogo incidente avvenuto nel medesimo punto 23 anni prima), che nello spazio (avendo narrato episodi da ogni parte della rete nazionale ancora dopo l’incidente di Thurio), tale rischio rappresenta anche su scala europea un terzo degli inconvenienti dell’esercizio ferroviario. In un’ottica preventiva si è sottolineato l’inadeguato programma di rimozione dei PL, dilazionato nei prossimi decenni, che lascia inalterata la situazione di pericolo per la lunga coda di tutti quelli in attesa dei lavori.
Abbiamo rappresentato l’urgente necessità di applicare misure mitigative immediate oggi consentite da dispositivi tecnologici di costo relativamente contenuto, come i rilevatori di ingombro -già sperimentati in esercizio- e i sistemi per l’arresto del treno che sia già transitato oltre il segnale che protegge il PL stesso. Tali dispositivi devono essere installati diffusamente, e non solo per quei PL giudicati ineliminabili, con un programma selettivo di priorità a partire da quelli ritenuti più a rischio per condizioni di visibilità e quelli già teatro di incidenti o mancati incidenti.
La delegazione ha così reso edotti gli interlocutori istituzionali della possibilità di una serie di azioni da intraprendere nell’ambito delle prerogative parlamentari, quali 1) interventi di indirizzo politico per l’utilizzo più congruo delle ingenti risorse finanziarie dallo Stato a RFI gestore dell’infrastruttura; 2) promozione e sollecito di una campagna informativa pubblica per favorire i comportamenti corretti da tenere in relazione ai PL e in particolare nel caso di intrappolamento con un mezzo nelle barriere; con tabelle informative eventualmente applicate anche all’interno delle barriere; 3) promozione di idonei atti legislativi sul testo del Codice della Strada per integrare i contenuti formativi per il rilascio delle patenti di guida di ogni categoria con le nozioni di cui sopra.
I senatori presidenti delle due commissioni hanno ascoltato con interesse l’esposizione sia della gravità del tema che delle ipotesi di mitigazione prospettate e in conclusione dell’audizione hanno informato della volontà di condurre ulteriori audizioni informali di RFI per una perorazione di quanto sollevato.
I sindacati di base presenti si riservano di dare indicazioni di cautela e prudenza in autotutela dei ferrovieri.