Un’altra elemosina, in arrivo con la busta paga di agosto.
Due voci, una è una tantum, pari all’1,5 dello stipendio e la chiamano misura per contrastare l’inflazione a doppia cifra: per farci accorgere dell’elemosina aspettano agosto per pagare e darci gli arretrati da gennaio.
L’altra è il taglio del cuneo fiscale: detto che lo ripaghiamo con un nuovo taglio a sanità, scuola e servizi pubblici già allo stremo da un pezzo, in busta arrivano una banconota da 20 euro e qualche cent. Un’altra elemosina.
Eppure il contratto dei dipendenti pubblici è scaduto da 2 anni, nel 2021, l’inflazione ha aggredito i salari come non mai, arrivando e restando a 2 cifre: basta vedere i dati ufficiali per il carrello della spesa o anche solo entrare in mercati e supermercati.
I nostri contratti sono praticamente fermi da 15 anni, l’ultimo pallidamente degno di questo nome è scaduto nel 2009, poi quasi 10 anni di vuoto e 2 contratti di cgil cisl uil ecc praticamente senza soldi che hanno ratificato la perdita salariale, ma sono stati utilissimi , non ai lavoratori, ad inasprire ancora regole e sanzioni disciplinari, al tentativo di scippo anche del Tfr per i loro fondi pensione e ad introdurre una valutazione che rende discrezionale diritti, salario e persino il posto stesso di lavoro.
Ed ora eccoci qua, con stipendi persino inferiori rispetto a quelli di 30 anni fa, unico Paese in Europa, in una condizione, non solo salariale, che non dobbiamo raccontare perché i Lavoratori la vivono personalmente ogni giorno.
Eppure, sapete quanto stanziano finanziarie e documenti di programmazione per il rinnovo del contratto scaduto già da 2 anni? Zero. Nulla. Neanche un euro. Nel silenzio generale.
Anzi, con i tassi alle stelle, il Governo ha già detto che anche stavolta ci possiamo dimenticare anche solo il recupero dell’inflazione. Ancora…
Guai a dirlo! A proposito di sanzioni, dal 14 luglio è entrata in vigore una nuova norma nel codice di comportamento dei Dipendenti Pubblici, l’articolo 11 ter.
Testualmente: “In ogni caso il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.
Chiudono, esternalizzano, tagliano e precarizzano lavoro, condizioni e servizi pubblici, ed invece di pensare al rilancio, vogliono persino imporre il silenzio introducendo altre sanzioni fino al licenziamento. Vorrebbero zittire ed imbrigliare la protesta, e questo la dice lunga sui loro progetti.
Basta con le vostre elemosine e con i vostri contratti a perdere, con cgil cisl uil ed annessi pronti da sempre a fare da spalla.
Non ci stiamo. C’è bisogno di contratti veri, salario, di un meccanismo automatico di difesa e di adeguamento almeno all’inflazione, di assunzioni, di rilanciare servizi e lavoro pubblico, di smetterla con precarietà, tagli, chiusure ed esternalizzazioni.
Di tutto ciò che è mancato in questi decenni e che dobbiamo riprenderci: contatti veri, sindacati conflittuali ed indipendenti. E piazze.
Il 20 OTTOBRE è SCIOPERO GENERALE
SGB ed i sindacati di base e conflittuali
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Di seguito, il comunicato in pdf