RINNOVO DEL CCNL COOP SOCIALI: L’ENNESIMA PRESA PER I FONDELLI

RILANCIAMO LA NOSTRA PIATTAFORMA CONTRO IL CONTRATTO POVERO

Apprendiamo che cgil cisl uil hanno sottoscritto la preintesa per il rinnovo del CCNL delle Cooperative Sociali, con decorrenza dal 2023 al 2025.

Seguendo testualmente i post e i lanci trionfali dei sindacati firmatari, si asserisce che “ questo contratto introduca importanti novità normative ed economiche”… ma anche “un rinnovo importante per dare al settore della cooperazione sociale più diritti contrattualmente riconosciuti”.

Spiace contraddire questa propaganda, perché invece leggendo velocemente il testo della preintesa appare che sia l’ennesima occasione persa per restituire dignità e salari decenti a migliaia di lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici, esternalizzati e in appalto come richiesto dalla nostra piattaforma (https://www.sindacatosgb.it/coop-sociali-un-altro-contratto-e-possibile/)

Le “conquiste” enunciate dai sindacati firmatari in realtà celano poche briciole dal punto di vista economico e normativo ma soprattutto invenzioni fantasiose che non trovano corrispondenza in altri settori settori lavorativi, in altri CCNL. 

Ma proviamo a fare subito un po’ di chiarezza e ci riserviamo ulteriori ulteriori approfondimenti:

SALARIO

viene dichiarato un aumento del 12%, corrispondente a 120 euro per un livello C1 a 38 ore, che secondo i firmatari dovrebbe recuperare il potere di acquisto eroso dall’inflazione… 

Ma dove vivono? Ci parlano ogni tanto con chi dovrebbero rappresentare? 

La maggior parte delle lavoratrici e lavoratori delle Coop Sociali, impiegati nei più disparati servizi di welfare, dai Nidi d’infanzia alle RSA, passando per il Sostegno scolastico e Centri Diurni, hanno contratti part time con retribuzioni medie dagli 800 ai 1000 euro e in modo ormai dilagante, con mesi estivi di sospensione dove non percepiscono nulla! 

Questi 120 euro che verranno dilazionati comodamente in tre tranche da qui all’alba del 2026, sono del tutto insufficienti e non garantiscono in alcun modo il recupero del potere di acquisto: si tratta di una mera mancetta !!

NUOVI DIRITTI in briciole

si parla della retribuzione garantita al 100% per lavoratrici in maternità; peccato che leggendo il testo della preintesa si scopre che le Coop dovranno integrare il trattamento economico del 20% solo nei mesi di maternità obbligatoria (cinque mesi); considerando che molte lavoratrici sono impiegate in attività ritenute a rischio e hanno diritto all’astensione anticipata e astensione posticipata, in tali mesi la loro retribuzione rimarrà all’80%, come corrisposta dall’INPS senza alcuna integrazione.

EDUCATRICI ed EDUCATORI

I firmatari dichiarano che il rinnovo consentirà il riconoscimento del livello D2 agli educatori dei servizi educativi per l’infanzia e agli educatori professionali socio pedagogici, attualmente inquadrati al livello D1. 

La verità è molto diversa da ciò che viene decantato… Il riconoscimento dovrebbe avvenire a gennaio 2026 (tra due anni, a contratto scaduto!!) e nel frattempo con calma verranno riconosciuti degli “Elementi temporanei aggiuntivi alla retribuzione” , di cui la prima tranche a gennaio 2025 e la seconda a settembre 2025 per un totale 81 euro.

Rimaniamo semplicemente basiti: lavoratrici e lavoratori impiegati da anni nei servizi, con titoli abilitanti per esercitare la professione e in molti casi, vedi coloro che hanno dovuto acquisire i 60 CFU, costretti a pagare di tasca propria la riqualifica.

REPERIBILITA’ IN STRUTTURA (detta NOTTE PASSIVA)

Anziché abolire definitivamente una delle peggiori invenzioni di questo contratto nazionale, come richiesto da tanti educatori, Oss e addetti impiegati in Residenze e Comunità H24, i firmatari lo lasciano intatto e festeggiano per una maggiorazione dell’indennità di ben 20 euro, per coloro che prestano servizio dalle 24 alle 7. 

Assolutamente indecente.

QUATTORDICESIMA

Questo comma dovremmo intitolarlo “Quando la fantasia supera la realtà”!

I firmatari introducono nel CCNL una fantasiosa ed unica 14esima mensilità che in realtà è ben altro: sostanzialmente sarà ridotta al 50% , pari ad un rateo mensile di 64,40 euro, che produrrà un emolumento a 38 ore di 772 euro. Ma non basta…l’istituto parte tra un anno, a gennaio 2025 e a giugno 2025 produrrà una mini quattordicesima del 25% (350 euro). 

SANITA’ INTEGRATIVA

Per foraggiare la sanità e le mutue private detenute dagli stessi datori di lavoro, svuotando progressivamente la sanità pubblica , viene aumentato mensilmente il contributo da 5 a 10 euro.

NUOVI PROFILI PROFESSIONALI

Continua imperterrita l’estensione a più settori da applicare codesto contratto e ad esternalizzare maggiormente i servizi pubblici, con l’introduzione di nuove figure professionali:

Addetti ai servizi di decoro delle comunità urbane, giardinieri, operai agricoli qualificati, necrofori, agronomi

ARRETRATI/UNA TANTUM

L’operazione più riuscita di questo rinnovo è l’abolizione del riconoscimento degli arretrati contrattuali e della forma in voga negli ultimi anni onnicomprensiva, detta Una Tantum…. Nulla verrà riconosciuto alle lavoratrici e lavoratori

UN ALTRO CONTRATTO è POSSIBILE

Come SGB insieme ad altri Sindacati di Base abbiamo presentato, sottoponendola anche ai lavoratori, a suo tempo una piattaforma su questo rinnovo contrattuale, 

che prevede condizioni salariali e di diritti pari ai colleghi assunti direttamente dagli enti pubblici a parità di mansione (https://www.change.org/p/sostieni-la-piattaforma-alternativa-coop-sociali-un-altro-contratto-e-possibile).

Vogliamo pari dignità, diritti e salari delle lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego.

Come SGB rilanciamo la NOSTRA PIATTAFORMA e raccolta firme a tutti i LAVORATORI E LAVORATRICI opponendoci a questa preintesa che ci propongono i sindacati concertativi e complici del nostro sfruttamento, costruiamo insieme un MOVIMENTO SINDACALE 

per INTERNALIZZAZIONE dei servizi e di lavoratori e lavoratrici 

per CONTRATTI DIGNITOSI 

per uno SCIOPERO NAZIONALE di SETTORE

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