BASTA CON LO SFASCIO DELLA SANITA’ PUBBLICA IN CAMPANIA!

SGB SOSTIENE LA LOTTA DEI CITTADINI NAPOLETANI PER LA RIAPERTURA IMMEDIATA DEL PRONTO SOCCORSO S. GIOVANNI BOSCO!

L’ultima persona a perdere la vita a causa della chiusura del pronto soccorso presso l’Ospedale S. Giovanni Bosco è stata una donna di 52 anni lo scorso settembre. Pochi giorni fa, invece, un’altra signora (che si è sentita male già in ospedale) ha dovuto chiamare il 118 perché proprio per la mancanza del pronto soccorso nella struttura.       È sempre più evidente che la sanità non è più un diritto garantito ma un diritto tutto da riconquistare. Lo smantellamento dell’Ospedale Bosco è solo l’ultimo di una lunghissima serie di attacchi alla sanità pubblica a Napoli. La politica dei mega ospedali, delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni totali portata avanti dal governatore De Luca e dai governi nazionali ha progressivamente cancellato il diritto alla salute per le fasce meno abbienti della popolazione. E con l’autonomia differenziata portata avanti dal governo Meloni la situazione non potrà che peggiorare.  

L’ing. Verdoliva, direttore generale dell’ASL Napoli 1, aveva annunciato a reti unificate che il 3 aprile 2023 il pronto soccorso sarebbe stato riaperto ma, come purtroppo ci aspettavamo, ciò non è avvenuto ad ennesima dimostrazione della totale inaffidabilità dei vertici della sanità in Campania. Non ci sarebbero le condizioni, secondo l’ASL, per mantenere aperta la struttura sui tre turni previsti. Questo scempio si consuma, tra l’altro, ad un paio di km da un aeroporto internazionale che continua a registrare una crescita infinita in termini di milioni di arrivi. 

Gli ospedali di quartiere non vanno chiusi ma potenziati con maggiore personale e attrezzature! I soldi per la sanità pubblica ci sono, basta recuperarli dall’evasione fiscale, dai tagli alle spese militari e dai finanziamenti alla sanità privata.

Per queste ragioni a SGB, il 3 aprile, ha partecipato al presidio dei comitati davanti all’Ospedale e continuerà a sostenere le lotte degli utenti e dei lavoratori della sanità (diretti, indiretti e indotti).

Condividi: