Report assemblea nazionale domenica 30 Gennaio 2022
– Lavoratrici e Lavoratori dei servizi scolastici per gli alunni con disabilità –
L’assemblea ha avuto come obiettivo quello di ricominciare a tessere rete tra lavoratori e lavoratrici di diversi territori che svolgono sotto diverso nome le funzioni educative e assistenziali all’interno dei percorsi scolastici degli alunni portatori di handicap.
Proprio dalla diversità di nome e di inquadramento contrattuale siamo voluti partire per riprendere in mano il filo della rivendicazione di questa figura previste all’interno della Lg 104 per garantire un percorso di ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE E ALL’AUTONOMIA da parte degli enti locali (Comuni).
Comuni e Regioni negli anni hanno interpretato in autonomia, ognuno a suo modo questa figura che inizialmente era garantita da corsi regionali, cosa che ancora accade ad esempio nel Lazio, come ben ci hanno spiegato gli educatori intervenuti in assemblea dei vari municipi di Roma, ma non esistono più ad esempio in Emilia Romagna. Questo ha portato a differenziare nei vari territori in italia il nome della Figura (educatrici, AEC, ASACOM etc) ma anche l’inquadramento contrattuale nelle Aziende Cooperative che sono state delegate dal pubblico a svolgere il servizio esternalizzandolo, NON nelle mansioni che di fatto sono sempre educative.
Negli anno 90 nasce poi il corso di Laurea nelle università ‘scienze dell’educazione’ che garantisce un titolo universitario. Successivamente nel 2018 arriva la cosiddetta legge Iori e si apre una finestra per coloro che da anni già svolgevano l’assistenza alla comunicazione e all’autonomia senza alcun titolo specifico. La finestra che è durata solo 3 anni, non obbligatoria per continuare a lavorare, permetteva agli Educatrici, Aec etc di prendere 60 cfu a proprie spese per avere un titolo equiparato a quello universitario L19 .
Cosi arriviamo ad oggi 2022 , dove permane una grande disomogeneità di figure che però svolgono la stessa mansione, dove le centrali cooperative (lega coop, conf coop. Etc) non solo fanno muro nel riconoscimento del livello professionale D2 per chi ha preso titoli e 60cfu in alcuni territori prevalentemente del nord italia, ma alcuni territori come ci ha raccontato la collega di Pesaro, chiedono la laura e ti inquadrano come non professionista (D1) , fino ad arrivare a Roma dove tutti sono inquadrati come assistenti di base (C1) e a Catania dove sono liberi professionisti a Partita Iva.
Abbiamo riportato questo breve exscursus ricomosto dagli interventi in assemblea, perché l’assemblea ha riflettuto sulla necessità che possibili lotte nazionali del nostro settore (lavoratrici e lavoratori per autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità) debbano partire dal rivendicare un’unica figura professionale con uguali mansioni su tutto il territorio italiano; un passaggio fondamentale che ci porterebbe ad avere un inquadramento unico all’interno del contratto delle cooperative sociali e di partire in modo omogeneo a chiedere l’internalizzazione del servizio a livello nazionale (ministero dell’istruzione), unica internalizzazione che garantirebbe non solo maggiori diritti e tutele a tutte le lavoratrici e i lavoratori, ma anche servizi uguali per tutti gli alunni con disabilità in qualsiasi territorio del paese, da Nord a Sud isole comprese.
Nella conclusione l’assemblea SGB si è proposta per fare una bozza di scheda, da rivedere insieme, dove si definisce un nome e si descrivono le mansioni che si svolgono all’interno della scuola , allo scopo di rivendicare poi insieme l’unificazione del ruolo lavorativo in tutta italia.
Abbiamo anche fatto una serie di valutazione sulla legge delega dove il Governo è delegato ad adottare uno o più Decreti legislativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità , decreti che dovranno intervenire, progressivamente e nei limiti delle risorse compreso il PNRR anche sulla riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità. Abbiamo valutato che le risorse sono poche e che questo riordino dovrebbero prendere in considerazione l’internalizzazione di questi servizi agli alunni disabili.
Sta a noi lavoratrici e lavoratori individuare le modalità e le strade per rivendicare direttamente al governo il miglioramento dei servizi scolastici con la definizione e internalizzazione della figura che opera sull’autonomia e la comunicazione dei giovani cittadini con disabilità.
Assemblea Nazionale Operatori scolastici sulla Comunicazione e l’Autonomia del 30 Gennaio ’22 indetta da Sindacato Generale di Base
VOGLIAMO UNICA FIGURA LAVORATIVA UGUALI MANSIONI
IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
Per contatti e ulteriori info: coopsociali@sindacatosgb.it