Nella città dei 15 minuti (promessi, ma non realizzati) capita anche questo. È di poche ore fa una mail massiva a tutti i dipendenti capitolini con cui il Sindaco Gualtieri e l’Assessore al Personale Catarci hanno comunicato che potranno pagare gli arretrati di contratto solo entro il mese di Marzo.
Stupisce che nel caso degli aumenti alle loro retribuzioni (da parte del governo Draghi) non abbiano praticato lo stesso tipo di rateizzazione, ma che anzi sono stati rapidissimi nell’applicazione del beneficio economico.
A questo SGB ha immediatamente replicato ricordando che tra gli obblighi contrattuali – seppure in un contratto che fa schifo – c’è quello di rispettare gli impegni di pagamento (entro un mese dalla sottoscrizione).
Allo stesso tempo abbiamo proposto il pagamento degli arretrati entro Gennaio 2023 con applicazione integrale della tassazione separata e chiedendo un incontro proprio nel giorno dello sciopero del prossimo 2 dicembre.
Restiamo in attesa delle loro reazioni . Di seguito il rapporto epistolare.
Gentilissimi Sindaco e Assessore,
desidero approfittare della vostra comunicazione per rappresentare la rabbia che suscita la nota sottostante con cui comunicate che gli arretrati di contratto ce li darete in quattro comode rate.
Vi diffidiamo a farlo. Non potete!
In primis per quanto previsto dallo stesso contratto all’art. 2 ovvero che “3. Gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere vincolato ed automatico sono applicati dalle amministrazioni entro trenta giorni dalla data di stipulazione di cui al comma 2.”
Ma non siamo così venali da volere tutto e subito. Sarebbe invece ragionevole che gli arretrati fossero corrisposti in unica soluzione a gennaio 2023 (tutti con tassazione separata).
Ma ciò che indigna nel vostro atteggiamento è che non abbiate colto come questo contratto arrivi con tre anni di ritardo e che risulti già scaduto; che il livello d’inflazione reale supera abbondantemente il modesto incremento contrattuale. E non ci consola sapere che questo gap fisiologico dei contratti – ringraziamo di questo i miserrimi sottoscrittori – sia tale e consolidato da anni.
Vi rammento che molti anni fa un illustre predecessore dello stesso partito del Sindaco fece il suo stesso errore e dovette fare rapidamente marcia indietro.
Con l’occasione vi ricordo che il prossimo 2 dicembre SGB ed altri sindacati di base hanno indetto uno sciopero generale contro la politica finanziaria e guerrafondaia di questo Governo (e di quello che l’ha preceduto), che porterà la nostra protesta verso i palazzi istituzionali.
Nelle prime ore della stessa mattinata non mancheremo, come SGB, di farvi visita e sin d’ora vi chiediamo un formale incontro con una nostra delegazione per “riparare” a questo piccolo, fastidioso inconveniente.
Sono certo che saprà cogliere le nostre doglianze anche in ragione dell’approssimarsi di un nuovo appuntamento elettorale.
p. SGB
RSU Roberto Betti