EDUCATRICI ED EDUCATORI SOCIO-PEDAGOGICI L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALL’ALBO VA RESPINTO!

SGB DISPONIBILE ALLO SCIOPERO NAZIONALE DEI SERVIZI PUBBLICI E IN APPALTO SE IL GOVERNO NON CI ASCOLTERA’!

Con la legge 55 del 15 aprile 2024 si sancisce l’obbligo all’iscrizione all’albo per chi lavora come educatrice /educatore di nidi dell’infanzia o per l’inclusione sociale (es. alunni disabili etc), facendo ritrovare i lavoratori a dover fare i conti con un ulteriore penalizzazione ingiustificata. Infatti, che siano impiegati nei servizi pubblici in modo diretto o in appalto le educatrici hanno condizioni di lavoro difficili e salari poveri se pur differenziandosi, in peggio quegli degli appalti;

Come SGB, crediamo che la creazione di un albo abbia poco a che fare con il riconoscimento della professionalità richiesto dai tanti, ma punti esclusivamente alla nascita di una nuova lobby. Lottare per sostenere il riconoscimento della professionalità e di conseguenza di servizi di qualità, passa secondo noi, esclusivamente attraverso miglioramenti delle condizioni di lavoro e di salario, sicuramente non con il proliferare di albi che di fatto sono poltronifici pagati dai lavoratori.

Per opporci quindi all’obbligo di iscrizione come SGB abbiamo deciso di chiedere un incontro urgente ai ministeri interessati da tale legge per conto dei lavoratori e lavoratrici sia pubbliche che in appalto dipendenti da enti. A questa richiesta siamo certi si aggiungeranno altri sindacati di base con cui da sempre abbiamo condiviso battaglie non ultima quella sull’internalizzazione dei servizi pubblici in appalto del 10 aprile scorso

Riteniamo infatti che, se Ordine Professionali ci deve essere, l’istituzione dell’Albo devo avere valenza solo per coloro che intendono esercitare la professione autonoma e che non debba esistere alcun obbligo per i dipendenti pubblici, a tempo determinato o indeterminato che abbiano superato un concorso pubblico, neobbligo per i dipendenti privati in servizi in accreditamento o in appalto di enti pubblici a tempo determinato o indeterminato che operino in regime di lavoro subordinato.

Inoltre, come SGB non accetteremo mai che l’albo escluda o demansioni i tanti che oggi svolgono la funzione di educatore ma non hanno il titolo giusto, chiediamo che iscrizione preveda anche i requisiti di accesso per coloro che abbiano maturato esperienza e professionalità nel settore; non vogliamo che siano le singole amministrazioni locali a stabilire l’eventuale obbligo d’iscrizione all’Albo;non riteniamo che l’iscrizione riguardi il profilo professionale degli educatori di asilo nido pubblici o in appalto perché non coincide con quello previsto per l’istituzione dell’Albo.

Con queste richieste SGB continua la propria battaglia per tutelare le educatrici e gli educatori e più in generali i lavoratori del sociale, che sono nuovamente costretti a rivendicare il diritto al lavoro e salario dignitosi per i servizi di qualità. SGB invita tutti e tutte le lavoratrici e lavoratori del settore a mobilitarsi, informarsi e soprattutto tenersi aggiornati sui nostri canali per organizzarsi sindacalmente tenendosi pronti a scendere in piazza e a scioperare.

Quest’ulteriore battaglia si unisce a quelle che da anni SGB porta avanti con questi lavoratori, cioè, garantire migliori condizioni di lavoro e salario per chi lavora in appalto e per i dipendenti diretti degli enti pubblici.

p. Sindacato Generale di Base

Roberto Betti 3405581894

Gianluca Criscuolo 3280356804

Condividi: