CAOS ESTIVO, PER QUANTO ANCORA? VOGLIAMO RISPOSTE CONCRETE!

La nostra Azienda non ha trovato ancora il modo di far decollare assunzioni e stabilizzazioni, promesse già a partire dallo scorso luglio. Si dava la colpa del ritardo nelle assunzioni alle Aziende che non avevano fatto ancora pervenire il Piano dei Fabbisogni alla Regione Toscana; questo a metà luglio. A tutt’oggi non abbiamo sentore di nessuna attivazione in alcun reparto!

E non sappiamo quando le assunzioni verranno attivate, benché ornai le graduatorie siano sbloccate. 

Per l’Azienda, il personale nei Pronto Soccorso di Arezzo e Grosseto è più che sufficiente. A noi risulta che si sia accumulata l’emergenza sull’Emergenza, poiché per preparare del personale in pronto Soccorso occorre minimo 1 anno, data la complessità del reparto, 5 anni per preparare i medici di PS.

Qualche Dirigente ha fatto un giro nei Reparti per verificare che la mancanza di personale non  è una favola inventata dai sindacati? Noi crediamo di no!

Gli operatori della Sanità pubblica sono al collasso. Doppi turni, riposi saltati, notti in sottorganico, addirittura differimenti ad altri periodi di ferie e congedi a causa della carenza di personale esacerbata anche dalla ripresa dei contagi fra i dipendenti.  Il personale che rimane in turno è stremato e stanco, e la stanchezza pregiudica la sicurezza degli operatori sottoposti a stress psico-fisico a causa del superlavoro.

La  decisione di attivare delle micro bolle Covid all’interno di ogni reparto  sottopone il personale a un maggiore rischio di contagio rispetto a una gestione separata del virus in area dedicata. Augurandoci che questa scelta non si riveli scellerata, vedremo con l’autunno , sperando non ci sia una ripresa con qualche nuova variante.

E non vorremmo, qualora ci sia una ripresa dei contagi, che si ricorra ancora una volta al lento smantellamento della sanità pubblica e si continui, con la scusa dell’Emergenza e dopo aver tagliato 37 miliardi di euro in 10 anni, ad erogare milioni di euro alla Sanità privata per smaltire liste di attesa create dal Covid e dalla mancanza di personale.

Allora: vogliamo arrivare all’autunno ancora in carenza di organico? Dopo aver passato un’estate d’inferno?

E per quanto riguarda le stabilizzazioni , come SGB siamo convinti che non vi sia più altro tempo da perdere!

È ormai necessario avviare le procedure per la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori con contratto a termine e per questo esortiamo con forza l’azienda USL Toscana Sud est ad avviare quanto prima i bandi opportuni.

Ricordiamo che esistono ben 2 istituti normativi attraverso cui le aziende del SSN possono procedere alla stabilizzazione (in coerenza con il piano triennale di fabbisogno del personale e relativa copertura finanziaria): 

– la legge di bilancio 2022 permetterebbe la stabilizzazione del personale sanitario e sociosanitario del comparto che al 30 giugno abbia maturato 18 mesi di servizio, a condizione che almeno 6 mesi (anche non continuativi) rientrino nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022 ;

– il d. lgs. 75/2017 (decreto Madia) prevedrebbe la stabilizzazione del personale di ogni ruolo che abbia maturato 36 mesi di servizio al 31 dicembre 2022.

Basta! E’ ora di reagire!

Il Sindacato Generale di Base denuncia una situazione grave e chiama alla mobilitazione tutti gli operatori e gli utenti su una situazione ormai non più sostenibile .

Salviamo Lavoratrici e Lavoratori della sanità pubblica e i cittadini che ne usufruiscono!

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