CCNL AUTOFERROTRANVIERI – RINNOVO PARTE ECONOMICA: UN ACCORDO IRRECIVIBILE ED IMBARAZZANTE

A volte ci chiediamo se cgil, cisl, uil, faisa-cisal e ugl ci sono o ci fanno, ma soprattutto se credono realmente alle cose che dicono o sperano ancora nel potere demagogico delle loro affermazioni.
Ne è palese rappresentazione il comunicato che hanno recentemente divulgato sulla questione
del rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri che sarà oggetto dell’ennesimo referendum “farsa”
che si terrà nelle giornate dell’8, 9 e 10 Giugno 2022.
I “grandi sindacati”, nel richiamare al voto i Lavoratori, vorrebbero convincerci di aver
sottoscritto l’accordo del secolo, con sviolinate autoreferenziali ai limiti della decenza, ed
usando come metodo di paragone i più recenti rinnovi contrattuali, affermano a gran voce che
non si sarebbe potuto fare di meglio. In realtà, ed anche per onestà intellettuale, il parallelismo
non è del tutto sbagliato, visto che i tavoli di quelle trattative hanno tutti un unico comune
denominatore: la loro presenza. Non sarà forse questo il vero motivo di accordi sempre a
ribasso, condizioni economiche ridicole e lacerazione dei Diritti?
Come abbiamo già spiegato, in modo analitico ed oggettivo, di meglio si poteva ottenere e
per farlo bastava un minimo di competenza, di conoscenza delle norme ma soprattutto,
di una reale capacità di ascolto dei bisogni della nostra Categoria.
Se al posto delle una tantum si fosse applicata l’indennità di vacanza contrattuale, se
perl’aumento salariale si fossero considerati il costo della vita e gli indici di inflazione e
rivalutazione monetaria, se per l’indennità di ferie si fosse applicato il criterio di calcolo
sostenuto dalla corte di giustizia europea, adesso alla Categoria sarebbero stati riconosciuti:
2037,65 Euro di IVC, un aumento retributivo mensile di circa 150 Euro al parametro 175
ed una indennità per ogni giornata di ferie (incluse le ex festività) in media pari a 25 Euro

Ma è palese che i “sindacati delle grandi trattative”, anche per dare ancora un senso alla loro
esistenza, non vedano l’ora di salire tutti insieme appassionatamente sul carro dei vincitori…o
meglio, il carro delle associazioni datoriali!
Noi continueremoa parlare chiaro con i Lavoratori, condividendo con loro tutti gli strumenti
utili ad una reale lettura di questoirricevibileed imbarazzante rinnovo contrattuale,
soprattutto in vista del referendum.
Il cambiamento parte da ognuno di noi, nei luoghi di lavoro e tra i Lavoratori; un cambiamento
oramai necessario per rilanciare una Categoria che ha sulle proprie spalle tutto il peso di un
servizio pubblico essenziale, del diritto alla mobilità.

A margine di tutto ciò, e sempre per l’onestà intellettuale che ci contraddistingue, nel loro
comunicato vi è un’affermazione pienamente condivisibile: cgil, cisl, uil, faisa-cisal e ugl si
sono definiti “sindacati” con la “s” minuscola. Questo sono.

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