IL CONTESTO POLITICO E SOCIALE – LE NOSTRE SCELTE – LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE: LA MOBILITAZIONE UNITARIA DEL SINDACALISMO DI BASE
Attivi territoriali SGB – Gennaio 2022
A due anni dall’inizio della Pandemia Covid19 che ha condizionato gli aspetti della nostra vita sindacale, istituzionale e sociale, crediamo fondamentale discutere con tutti i membri della nostra organizzazione, delle politiche economiche e sociali nel nostro paese, attuali e in prospettiva, sui repentini cambiamenti imposti dalla pandemia e quelli voluti dall’unione europea, condividendo riflessioni e esperienze.
Nell’ultimo anno abbiamo dovuto assistere all’operato di un governo funzionale esclusivamente alla finanza e all’impresa privata . La gestione stessa della pandemia è stata all’insegna di questi interessi mentre la salute e la tutela della persona sono rimaste sullo sfondo di scelte tutte tese a “salvaguardare il p.i.l.”
Pur fra mille difficoltà, in una dimensione in cui la politica partitica, i sindacati e più in generale i corpi intermedi di rappresentanza sociale, non contano più nulla, abbiamo messo in campo le azioni di contrasto a queste politiche di cui siamo stati capaci.
Ai nostri scioperi, presidi, manifestazioni ha corrisposto per lungo tempo la pace sociale da parte di cgil, cisl e uil che hanno sostenuto apertamente Draghi, fin dal suo insediamento, quale lunga manus della idolatrata U.E.
Anche in occasione dello sciopero generale, proclamato fuori tempo massimo, cgil e uil hanno mantenuto un giudizio positivo su Draghi, ponendo quasi esclusivamente problemi di metodo relativi al mancato confronto.
In questi mesi abbiamo intrapreso un percorso d’azione unitaria con molti altri Sindacati di Base, un percorso che ha visto la sua prima espressione nel riuscito Sciopero Generale dello scorso 11 ottobre.
Un percorso che non vede matura una possibile unità organizzativa ma che nelle molte differenze, prova a trovare gli argomenti comuni per dare risposte reali alla classe lavoratrice che, nonostante la propaganda di governo, deve confrontarsi con una politica liberista fatta di ulteriori privatizzazioni, rincari di prezzi, diminuzione del potere d’acquisto dei propri stipendi, licenziamenti e precarietà strutturale.
In questa fase, dove il movimento dei lavoratori è estremamente debole e ha difficoltà a praticare quel conflitto necessario per tradurre la mobilitazione in risultati concreti, diventa prioritario dedicarsi al nostro rafforzamento organizzativo per crescere anche numericamente.
Le elezioni rsu nel pubblico impiego sono un importante impegno con cui ci stiamo misurando e lo sforzo per aprire nuove liste, trovare candidati e trovare consensi deve essere una priorità per l’intera organizzazione e contestualmente una verifica, seppur parziale, del lavoro fatto nei territori in questi anni.
In questo ambito, ancora più che in quelli privati, rimane fondamentale la difesa del ruolo pubblico e della funzione collettiva del lavoro, in antitesi alla frammentazione dello stesso e alla degenerazione neocorporativa dei “sindacati” delle singole professioni inevitabilmente in guerra fra loro.
Purtroppo il neocorporativismo del “sindacalismo autonomo” (fintamente indipendente dai partiti e dai governi), fa proseliti anche all’interno di un pezzo di sindacalismo “di base e conflittuale” che con un opportunismo fine a se stesso, rischia di fare danni a tutti, ancora più che la complicità sindacale della triplice.
Di questo e non solo, vogliamo discutere con tutti i delegati e gli iscritti che si rendano disponibili nei vari appuntamenti territoriali:
- Veneto – Lunedi 17.1.2022 (Venezia ore 16.30)
- Campania – Giovedi 20.1.2022 –(Napoli ore 15.00)
- Lazio – Venerdi 21.1.2022 –(Roma ore 17)
- Lombardia – Lunedi 24.1.2022 –(Milano ore 14.00)
- Emilia – Mercoledì 26 – (Bologna ore 17)
- Toscana-Giovedi27.01.2022 -(Pisaore17.30)
- Puglia – Da definire
- Sicilia – Da definire Sardegna – Da definire