UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA

Il primo di maggio per noi non è un momento rituale né tantomeno commerciale ma una giornata di lotta che deve unire i lavoratori di ogni settore, chi un lavoro lo ha perso e chi ancora non ce l’ha. Per questo siamo scesi in piazza per:

  • Tutelare la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro;
  • Potenziare il servizio sanitario pubblico e fermare i processi di privatizzazione;
  • Aprire le scuole nella massima sicurezza;
  • Potenziare il trasporto pubblico;
  • Ridurre l’orario di lavoro a parità di salario e incentivare l’occupazione femminile;
  • Assunzione a tempo indeterminato per chi lavora da anni con contratti precari;
    Contrastare le politiche antiecologiche ed antisociali in cui la nostra regione primeggia come quelle di consumo del suolo e di inquinamento aria/acqua.
  • Garantire il diritto all’abitare anche attraverso il blocco degli sfratti e il pagamento dei mutui prima casa fino alla fine dell’emergenza. 
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