Il 5 ottobre si sono svolte in tutto il mondo grandi manifestazioni in solidarietà al popolo palestinese e contro le guerre , nel nostro Paese a differenza che negli altri paesi europei dove sono scesi in piazza centinaia di migliaia di persone, la manifestazione è stata vietata dal Governo.
SGB, nonostante i divieti, le restrizioni, e il clima repressivo imperversante sui media, non ha voluto mancare all’appuntamento manifestando come sempre anche contro le conseguenti economie di guerra che hanno pesanti ripercussioni sui lavoratori, sulle famiglie in difficoltà, sui settori popolari in genere.
L’occasione è stata importante anche per portare all’attenzione dei cittadini e dei lavoratori le nefandezze contenute nel DDL 1660 (decreto sicurezza), ora in attesa dell’approvazione da parte del Senato, per diventare esecutivo. Decreto che per SGB è una vera è propria infamia in quanto, una volta approvato, metterà ancora più il bavaglio alle proteste ed anche al solo pensiero e alle opinioni.
È ormai evidente anche ai più distratti che questo decreto (carcere fino a sei anni per chi protesta o esprime opinioni contro le grandi opere) vuole ulteriormente ridurre il conflitto e il dissenso. I fogli i di via alle persone fermate in autostrada o nelle stazioni che si recavano a Roma per manifestare, la schedatura preventiva per entrare nella piazza dove si è svolta la manifestazione, sono una avvisaglia della deriva repressiva con la quale questo governo intende affrontare il conflitto ed il dissenso sociale e sindacale.
L’opera di mistificazione dei motivi della manifestazione e dell’andamento della stessa è proseguita per mezzo di buona parte del sistema mediatico che ha rimarcato i fatti avvenuti a manifestazione pressochè conclusa, da parte di alcuni giovani arrabbiati rispetto al resto della piazza sin troppo moderata nelle proteste a fronte di una imminente guerra nucleare.
SGB non ci stà! Scenderà sempre in piazza al fianco dei lavoratori e dei cittadini in difesa della libertà di pensiero e di opinione, sarà sempre in prima linea contro ogni guerra!
NO ALLA GUERRA E ALL’ECONOMIA DI GUERRA!!