2 AGOSTO, COME SEMPRE IN CORTEO MA CON CHIAREZZA E SENZA RETICENZE!

Anche quest’anno come tutti gli anni abbiamo partecipato al corteo di commemorazione del due agosto e come preannunciato il nostro striscione recitava: No bombe – No Guerra – No Nato.
Con le lavoratrici e i lavoratori che hanno risposto al nostro appello siamo stati interni ad una parte importante del corteo unitario con altre forze politiche e sociali, aperto da uno striscione che recitava “guerra e stragi di stato, mani fasciste, armi della Nato”,

Come nei primi anni dopo la strage fummo fra i primi a sostenere che la strage era di Stato e le mani che l’avevano materialmente messa in atto erano fasciste, oggi abbiamo voluto sottolineare ciò che in molti da lungo tempo sosteniamo e che ora anche la magistratura inizia a certificare, ossia che le stragi e la strategia della tensione hanno avuto copertura dagli ambienti Nato nel nostro Paese.

Da quella stagione nera, il movimento operaio uscì combattendo i mandanti e gli esecutori, mettendo al centro della propria azione politica e culturale, la difesa della Costituzione antifascista, il rifiuto della guerra e della Nato.

Oggi la quasi totalità delle istituzioni politiche del nostro paese tenta una gigantesca opera di rimozione rispetto alla nostra partecipazione alla Guerra a fianco della Nato con la conseguente economia di guerra destinata a colpire sempre più duramente i lavoratori ed i settori popolari.

Questa rimozione oggi, in occasione dell’anniversario della strage di Stato del 1980, non era in alcun modo digeribile per noi.

Per questo oggi abbiamo deciso di non fermarci in Piazza medaglie d’oro ma di dirigerci nella vicina piazza dedicata alla Shoah dove, prima e dopo il minuto di silenzio dedicato alle vittime, sono intervenute le diverse realtà che oggi hanno fatto questa scelta.

L’ultimo e più applaudito intervento è stato quello di Giovanni, un bambino di Ravenna che si è presentato come il Sindaco del “centro estivo pecore nere antifasciste e libertarie”; il nostro sindaco per un giorno.

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