Si è tenuta il 9 aprile l’assemblea online promossa da SGB ed USI per promuovere un 1 maggio unitario da parte del sindacalismo conflittuale.
All’assemblea oltre a lavoratrici e lavoratori di tutti i settori, hanno partecipato assieme ai promotori i Cobas, l’Unione Inquilini, PRC, PCL, PCI e Dora Palumbo Consigliera del Comune di Bologna.
Da parte dei partecipanti si è registrata la condivisione unanime sulla necessità di continuare ed allargare il percorso unitario intrapreso per contrastare la stretta autoritaria in atto nel paese, per evitare che i costi della crisi economica , combinata con quella sanitaria, vengano, ancora una volta, scaricati sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’assemblea condividendo la piattaforma di convocazione ha deciso di promuovere a Bologna , per la mattina del 1 maggio alle ore 10, una manifestazione con concentramento in Piazza Gavinelli (antistante Teatro Testoni) invitando alla partecipazione tutti i lavoratori e le lavoratrici, le organizzazioni sindacali conflittuali, le organizzazioni sociali e politiche.
Un 1 Maggio in cui i lavoratori e le lavoratrici uniti/e siano i protagonisti di una giornata di lotta che metta al centro il contrasto al nuovo patto sociale firmato da Governo e Cgil, cisl,uil che rimanda agli anni della concertazione che tanti danni ha arrecato al mondo del lavoro. Al contrario occorre rilanciare il conflitto per opporsi ai piani governativi e del padronato. Quello che serve è una patrimoniale per tassare le grandi ricchezze, a cominciare da quelle speculative e finanziare, come arma di redistribuzione della ricchezza accumulata anche in piena emergenza sanitaria. Cosi come necessita rilanciare una campagna per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario, contrastare la crescente precarietà, estendere il blocco dei licenziamenti, salvaguardare ed incentivare l’occupazione a cominciare da quella femminile, garantire reddito e salario, tutelare salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con protocolli anti-covid stringenti.
L’emergenza sanitaria ha inoltre evidenziato lo stato allarmante in cui versano i servizi essenziali a cominciare da sanità, scuola e trasporti ed i danni provocati da decenni di tagli e privatizzazioni del settore. Bisogna difendere e potenziare il servizio sanitario pubblico attraverso un piano straordinario di assunzioni; aprire le scuole nella massima sicurezza per tutti; assumere i precari ed internalizzare i lavoratori e le lavoratrici nei servizi pubblici e nella scuola; potenziare il trasporto pubblico con la messa in sicurezza di lavoratori ed utenti.
Nella crisi sanitaria in atto bisogna inoltre garantire diritti primari a cominciare da quello all’abitare attraverso il blocco degli sfratti ed il pagamento dei mutui prima casa.
No a inquinamento dell’aria, acqua pubblica e tutela dell’ambiente, no a speculazioni e consumo di suolo,
Su queste parole d’ordine rivolgiamo un appello alla partecipazione a tutti i lavoratori e lavoratrici, alle organizzazioni sindacali conflittuali, le organizzazioni sociali e politiche per un primo maggio unitario e di lotta.
Cobas Bologna
Sindacato Generale di Base – SGB Bologna
Unione Inquilini Bologna
Unione Sindacale Italiana – USI-CIT Bologna